Come Draghi usa gli argomenti dei pacifisti che non vogliono mandare armi in Ucraina contro di loro | VIDEO

Intervenuto in Senato per le comunicazioni sul dossier Ucraina prima del voto dell’aula sulla risoluzione di maggioranza, Mario Draghi ha esposto i due punti di vista sulla vicenda, ribadendo da che parte sta il governo. “C’è una fondamentale differenza tra due punti di vista – ha detto il presidente del Consiglio – uno, quello mio, è che l’Ucraina si deve difendere. Le sanzioni, l’invio di armi, servono a questo. L’altro punto di vista è diverso, l’Ucraina non si deve difendere, non dobbiamo imporre sanzioni, non dobbiamo inviare armi. La Russia è troppo forte, perché combatterla? Lasciamo che entri, lasciamo che l’Ucraina si sottometta, dopotutto cosa vogliono questi?”.
Li ha brutalizzati.
BRU TA LIZ ZA TIUn #Draghi magistrale atterra i miserabili filorussi travestiti da pacifisti. pic.twitter.com/22AC8u8yBn
— Pigiami&Corpetti🏳️🌈🇪🇺 (@DarioBallini) June 22, 2022
Come Draghi smonta i pacifisti che non vogliono mandare armi in Ucraina con i loro argomenti
Parole accompagnate da grandi applausi, ai quali si è unito anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, seduto accanto al premier. “Il secondo punto – ha aggiunto Draghi – riguarda quello che ho definito più volte una tragedia umanitaria, derivata dalla crisi alimentare che sta per abbattersi sui Paesi più poveri. Ma naturalmente la colpa è delle sanzioni, dell’Europa. No, la colpa è della Russia, che ha dichiarato guerra all’Ucraina”.