Il record di Adinolfi che raccoglie zero voti come candidato sindaco di Ventotene

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-06-13

Un vero e proprio record quello di Mario Adinolfi, che riesce nell’impresa di non farsi votare da nessuno a Ventotene, comune per il quale si era candidato a sindaco

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Dei 507 votanti per il Comune di Ventotene, nessuno ha espresso la sua preferenza per Mario Adinolfi, che si era candidato a sindaco dell’isola con il suo partito, il Popolo della Famiglia. È stato eletto primo cittadino Carmine Caputo, della lista “Insieme per Ventotene”, con 274 voti, pari al 55,02% delle preferenze. Per lui l’endorsement dell’ex sindaco Geppino Assenso e dall’ex vice sindaco Modesto Sportiello. Staccato di poco il secondo arrivato, Gerardo Santomauro, della lista “Uniti per il bene di Ventotene”: ha raccolto 223 voti, al 44,78%. Un solo voto per Luca Vittori del Partito Gay, mentre a chiudere la classifica c’è il leader ultracattolico. I votanti sono stati il 73,91% dei 686 elettori.

Il record di Adinolfi che raccoglie zero voti come candidato sindaco di Ventotene

“A Ventotene lo scontro tra bande rende impraticabile lo spazio democratico”, ha scritto Adinolfi su Twitter. “Un voto al partito gay – ha aggiunto – nessun voto al Popolo della Famiglia, 500 voti alle due bande. Brutto segnale di controllo del voto, ma in alcune piccole realtà funziona così. Insisteremo perché l’isola cambi”. Poi un secondo Tweet di commento: “Niente, a Ventotene non mi ha votato neanche il mio cane. Ho provato a forzare modalità paramafiose del voto nei piccoli centri meridionali. Ho perso. La democrazia funziona anche così. Ma mi ricandiderò a Ventotene e la cambierò, perché il cambiamento è necessario come l’aria”.

Dopo la pubblicazione delle liste, lo scorso 8 giugno, si era lamentato pubblicamente: “Abbiamo a Ventotene noi del PdF l’aspirante sindaco più giovane, l’aspirante consigliere più giovane e la più anziana, il maggior numero di donne in lista. A proposito: 2 liste nostre avversarie sono prive di parità di genere che per la Corte Costituzionale (sentenza 62/2022 del 25 gennaio scorso) vale pure nei comuni piccoli e infatti al comune di Casape, sempre nel Lazio, una lista senza donne è stata cassata. Oggi parte il nostro ricorso urgente al TAR per escludere dal voto le 2 liste ventotenesi a strabordante presenza maschile. Non è possibile che solo il Popolo della Famiglia rispetti scrupolosamente le regole elettorali e agli altri sia consentito tranquillamente di infrangerle”.

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