Adinolfi si candida a sindaco di Ventotene (ma nel suo manifesto programmatico dimentica l’apostrofo)

di Chiara Capuani

Pubblicato il 2022-05-21

L’obiettivo del fondatore del Popolo della Famiglia è ripopolare l’isola con il “reddito di maternità” cancellando l’aborto.

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“Io contro il frocesco”. Si potrebbe riassumere così la candidatura di Mario Adinolfi a sindaco di Ventotene. Il fondatore de Il Popolo della Famiglia infatti, ha annunciato di essere pronto a concorrere come primo cittadino dell’isola in provincia di Latina per “(ri)portare la bellezza della famiglia e dei bimbi in un luogo che deve guardare al futuro”.

In una lettera aperta pubblicata da diverse testate, Adinolfi ha parlato dei suoi progetti per Ventotene, che a conti fatti, sembrerebbero una sorta di esperimento sociale basato sui dogmi predicati dagli attivisti del Popolo della Famiglia. Tra i punti cardine, manco a dirlo, l’aborto e la lotta ai gay, per far sì che Ventotene diventi un’isola dove “i neonati sono il doppio dei morti”, e “l’aborto è cancellato dal reddito di maternità”.

Adinolfi si candida a sindaco di Ventotene (ma nel suo manifesto programmatico dimentica l’apostrofo)

Poi, naturalmente, critica anche la candidatura di Marrazzo “del Partito Gay”, definendo il loro programma “una pappardella in pieno stile frocesco senza neanche mezza proposta pensata per l’isola, un fogliettino da gay Pride dove spicca la “prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili”. Ma, tra un’accusa ai gay e un plauso al suo neonato programma di sperimentazione sociale, Adinolfi si lascia andare a una svista grammaticale che il popolo del web non ha perso tempo a fargli presente. Sul suo profilo Twitter, infatti, scrive: “Un isola che quali Maldive e Caraibi, un luogo che le Baleari ce spicciano casa: è Ventotene. Qui non nascono più bambini, i morti sono il triplo dei neonati. Mi sono candidato sindaco per (ri)portare la bellezza della famiglia e dei bimbi in un luogo che deve guardare al futuro”.

E gli utenti di Twitter si sono scatenati, tra chi gli fa presente di aver dimenticato l’apostrofo a chi gli ricorda che il triplo di zero è zero.

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