Mariano Amici rischia la radiazione. E Sileri racconta: “Ho ricevuto minacce di morte”
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2021-02-05
Il viceministro è stato minacciato di morte per averlo contestato
Mariano Amici, il medico che in studio da Massimo Giletti a “Non è l’Arena” ha rivendicato l’esperimento con il quale mostrava la positività un kiwi al tampone rapido, verrà ascoltato dall’ordine dei medici di Roma e ora rischia sanzioni che possono arrivare anche fino alla redazione dall’albo. Ad aver duramente attaccato quanto sostenuto dal medico della provincia di Roma, tra i tanti medici, c’è stato anche il viceministro della Salute Pierpaolo Sileri: “Ho ricevuto minacce di morte dopo la scorsa puntata, ma ci sono abituato”, ha detto, ospite di Piazza Pulita, a Corrado Formigli. “Un collega fisiatra mia ha dato del mongoloide, un professionista sanitario che usa parole del genere fa veramente schifo”.
#piazzapulita Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei medici di Roma: “Il dott. Amici verrà tra pochi giorni per rispondere ad alcune contestazioni: rischia fino alla radiazione” https://t.co/qf7zk4umlF
— La7 (@La7tv) February 4, 2021
Sempre nello stesso programma è stato ieri ospite anche il presidente dell’Ordine dei medici della Regione Lazio Antonio Magi, che in riferimento a Mariano Amici ha detto: “Il dott. Amici lunedì prossimo è convocato per rispondere ad alcune contestazioni: rischia fino alla radiazione. Noi abbiamo già attenzionato il dottor. Amici già dall’anno scorso, sono arrivati degli esposti e abbiamo messo in moto tutta l’istruttoria. Se la commissione dovesse decider di mandare in deferimento rispetto alle risposte, già nel mese di marzo potrebbe essere deferito. Ora rischia tutte le sanzione, dall’ammonimento alla radiazione”.
#piazzapulita Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei medici di Roma: “Il dott. Amici verrà tra pochi giorni per rispondere ad alcune contestazioni: rischia fino alla radiazione” https://t.co/qf7zk4umlF
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Il dott. Mariano Amici, insieme a due colleghi non medici, ha divulgato un video in cui effettua dei tamponi rapidi sulla frutta e sui succhi, volendo dimostrare in questo modo l’inaffidabilità di questo tipo di test. Sostenendo che kiwi, arance e banane non possono avere antigeni, e il tampone andrebbe a caccia proprio di quelli. Salvo non pensare però che i tamponi siano studiati per entrare in contatto solo con materiale umano.