Lo scontro navale tra Russia e Ucraina nel Mare d’Azov

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2018-11-26

In due distinti episodi la marina di Kiev e quella di Mosca sono venute a contatto ieri nello stretto che collega il Mar Nero al Mare d’Azov. Formalmente quelle acque godono dello status di acque internazionali ma la Russia ha accusato gli ucraini di aver sconfinato e per questo motivo ha sequestrato tre unità navali del nemico

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È stato riaperto da qualche ora lo Stretto di Kerch che collega il Mar Nero al Mare d’Azov. Il passaggio era stato chiuso dalle autorità russe durante gli episodi di tensione di ieri quando imbarcazioni della guardia costiera di Mosca hanno sequestrato tre navi della Marina Militare ucraina. L’escalation del confronto tra Mosca e Kiev ha raggiunto un nuovo picco che ha destato preoccupazione nella comunità internazionale.

La battaglia navale nel Mare d’Azov

Lo Stretto di Kerch è l’unico passaggio da e verso il Mar Nero dal Mare d’Azov. Sul Mare d’Azov formalmente – in base ad un trattato stipulato nel 2003 – sia i russi che gli ucraini hanno diritto di navigazione e le acque vengono considerate acque internazionali. Lo Stretto invece è una faccenda più complicata perché i russi da quando la Crimea ha proclamato l’indipendenza da Kiev con il referendum di annessione alla Federazione Russa ne controllano entrambe le sponde. Inoltre ndel 2014 la Russia ha costruito un ponte – lungo 20 km – che collega fisicamente la Russia alla penisola di Crimea.

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Sulle rive del Mare di Azov si affacciano anche importanti porti ucraini, tra cui quelli di Berdyansk di Mariupol (che assieme coprono il 9% del totale delle esportazioni dell’Ucraina). Mariupol è la città controllata dal governo che si trova più vicina alle regioni separatiste e filo-russe di Donetsk e Lungask. Durante la giornata di ieri sono stati due gli episodi di scontro tra Russia e Ucraina. In un caso i russi hanno abbordato e sequestrato tre imbarcazioni militari ucraine dopo aver bloccato il traffico marittimo sotto il ponte mettendo di traverso una nave mercantile. Secondo le autorità di Kiev i militari russi avrebbero aperto il fuoco contro le navi provocando il ferimento di due persone.In un altro caso invece unità navali russe hanno cercato di bloccare e successivamente speronato un rimorchiatore della marina militare ucraina che – assieme ad altre unità – era in navigazione dal Mar Nero attraverso lo Stretto verso il Mare d’Azov.

Perché lo Stretto di Kerch è così importante per Russia e Ucraina

Quanto avvenuto ieri è solo il culmine di una strategia della tensione che va montando da diverso tempo. Le autorità russe infatti hanno deciso di militarizzare il Mare d’Azov (in risposta alle provocazioni di Kiev, dicono). Di fatto però quello che succede da qualche tempo è che le navi mercantili che salpano da Mariupol vengano bloccate per “controlli” da ispettori russi. Controllo che rallentano notevolmente il traffico commerciale ucraino. Da parte loro invece i russi considerano una minaccia l’invio di unità navali ucraine nel Mare d’Azov.

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Questa strategia costringe gli operatori portuali ad abbandonare lo scalo di Mariupol. La conquista della città sarebbe una vittoria fondamentale per i separatisti filo-russi dell’autoproclamata repubblica di Donetsk perché consentirebbe loro di ottenere la continuità territoriale con la Crimea e – grazie al passaggio sullo Stretto – con la Russia. A sua volta il controllo dello Stretto di Kerch riveste anche una notevole rilevanza economica perché si tratta del canale principale di export per il grano del Mar Nero, ma anche per petrolio, minerali e legname (per la Russia dai porti di Rostov-sul-Don e Azov). Il Cremlino ha detto di considerare l’incidente avvenuto ieri nello Stretto di Kerch come “un’invasione di navi militari straniere in acque territoriali della Federazione russa” e di aver agito in stretta conformità con le leggi e i trattati internazionali.

Non si sono fatte attendere le reazioni della NATO. Il segretario generale dell’Alleanza Atlantica, Jens Stoltenberg, e il presidente ucraino, Petro Poroshenko, hanno parlato stamattina dei fatti accaduti nel Mar di Azov e nello Stretto di Kerch. Il Segretario generale ha espresso il pieno appoggio della NATO all’integrità territoriale e alla sovranità dell’Ucraina, compresi i suoi diritti di navigazione nelle acque territoriali ai sensi del diritto internazionale. Su richiesta del presidente Poroshenko, il Segretario generale ha convenuto di convocare oggi pomeriggio a Bruxelles una riunione straordinaria della Commissione NATO-Ucraina a livello degli Ambasciatori per discutere della situazione attuale.

Foto copertina via YouTube

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