Marco Mussoni: il consigliere M5S indagato per le carte di credito si dimette

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2017-11-15

Marco Mussoni, consigliere del MoVimento 5 Stelle a Santarcangelo, è indagato in un’inchiesta per furto aggravato in cui sono coinvolte la compagna e la sorella di lei, per l’accusa di aver prelevato carte e bancomat negli uffici dove fanno le pulizie e averle usate per fare acquisti. Oggi compariranno tutti e tre in tribunale, dove …

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Marco Mussoni, consigliere del MoVimento 5 Stelle a Santarcangelo, è indagato in un’inchiesta per furto aggravato in cui sono coinvolte la compagna e la sorella di lei, per l’accusa di aver prelevato carte e bancomat negli uffici dove fanno le pulizie e averle usate per fare acquisti. Oggi compariranno tutti e tre in tribunale, dove si deciderà sulla richiesta di rinvio a giudizio. Ieri, intanto, ha annunciato le sue dimissioni: “Trovandomi nella situazione di dover giustificare un mio presunto coinvolgimento in un illecito, per il fatto di essere stato legato affettivamente ad una delle persone indagate, credo sia opportuno rinunciare al mio incarico di consigliere comunale, per permettere al Movimento 5 Stelle di poter continuare il proprio lavoro con serenità e dedizione”.
marco mussoni m5s rimini
La storia dell’indagine era stata sollevata nei giorni scorsi dai giornali, che però non avevano fatto il nome del consigliere sotto inchiesta. In realtà l’indagine era arrivata molto più avanti, visto che si è già davanti all’udienza preliminare, ma non si è saputo nulla della vicenda fino a quando i giornali non ne hanno parlato. Secondo quanto racconta Rimini Today le due donne erano impiegate in una ditta che si occupava della pulizia negli uffici di alcune aziende tra la Valconca e il cesenate.
marco mussoni m5s rimini 1
Nella sede dell’azienda di pulizie erano arrivate una serie di lamentele da parte dei clienti che denunciavano la sparizione di contanti, assegni, carte di credito e bancomat, utilizzati per pagare mobili, cene e spuntini al McDonald’s: “Le telecamere a circuito chiuso degli istituti di credito dove i bancomat erano stati usati per dei prelievi, inoltre, avevano ripreso i due utilizzatori che, secondo le accuse, sarebbero la più anziana delle sorelle e il suo compagno“.

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