La risposta del sindaco di Genova a Zelensky dopo il paragone con Mariupol nel discorso alla Camera

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-03-22

Il sindaco di Genova Marco Bucci risponde a distanza al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che provando a coinvolgere nel suo discorso alla Camera i parlamentari italiani aveva paragonato Mariupol – bombardata dall’esercito russo – al capoluogo della Liguria

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“Genova ha già subìto bombardamenti, e molti, nella storia, durante la seconda guerra mondiale è stato terribile e assolutamente non possiamo immaginare che si ripeta qualcosa di simile”: Marco Bucci, sindaco del capoluogo ligure, risponde con queste parole al presidente ucraino Volodymyr Zelensky, che nel suo discorso alla Camera aveva paragonato la città a Mariupol sulla base dell’importanza strategica, in quanto entrambi centri portuali rilevanti. “Non c’è più nulla, immaginate la vostra Genova completamente bruciata. Stanno facendo come i nazisti. Siamo al limite della sopravvivenza” ha dello Zelensky di fronte al Parlamento riunito in seduta comune (seppure con qualche defezione). Bucci ha rigettato la metafora: “Ribadiamo che la nostra città vuole solo la pace”, ma ha cercato di alleggerire la tensione sostenendo che “da un certo punto di vista possiamo considerare quasi un complimento il fatto che abbia citato noi”.

Le reazioni al paragone di Zelensky tra Genova e Mariupol nel discorso alla Camera

”Il paragone di Zelensky in Parlamento fa venire i brividi”, ha scritto in un tweet il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. “Ma ci rende ancora più consapevoli – ha aggiunto il governatore – che la battaglia dell’Ucraina è la battaglia di tutti. Genova, medaglia d’oro della Resistenza, sa cosa vuol dire combattere per la libertà, la Liguria è grata a chi resiste per la pace”.

Parlando con AdnKronos, il presidente di Confindustria Liguria Giovanni Mondini ha dichiarato: “Credo che Zelensky abbia fatto questo parallelo perché anche Genova è una città di mare, un centro logistico fondamentale, un porto centrale nel Mar Mediterraneo. E forse anche perché gli ucraini conoscono bene la città visti i rapporti commerciali con Odessa. Di certo, credo che sia stata una mossa efficace: fa capire ancora di più, semmai ce ne fosse bisogno, cosa sia la guerra, la gravità di quanto sta accadendo”.

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