Marcello Foa e la bufala degli attentati dell’ISIS in Germania

di Mario Neri

Pubblicato il 2018-08-01

Uno scoop senza precedenti pubblicato dal Giornale del Ticino che parlava della censura della polizia tedesca sugli attentati dell’ISIS in Germania con tanto di documento intestato al governo di Angela Merkel. Poi rivelatosi invece un falso grossolano, così come falso (e inesistente) era il nome del giornalista che firmava il servizio sul giornale svizzero. Oggi …

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Uno scoop senza precedenti pubblicato dal Giornale del Ticino che parlava della censura della polizia tedesca sugli attentati dell’ISIS in Germania con tanto di documento intestato al governo di Angela Merkel. Poi rivelatosi invece un falso grossolano, così come falso (e inesistente) era il nome del giornalista che firmava il servizio sul giornale svizzero. Oggi che Marcello Foa viene ufficialmente bocciato dalla commissione di Vigilanza Rai (e Lega e M5S non hanno ancora fatto sapere qualche piano B intraprendere), Silvio Buzzanca su Repubblica racconta della figuraccia del Giornale del Ticino, smascherata da Marco Narzisi di Gas, giornale online ticinese:

Foa fece sparire l’articolo dal blog e qualche giorno dopo il direttore responsabile del Corriere del Ticino Fabio Pontiggia chiese scusa per avere pubblicato la notizia. Ma il web conserva tutto e si può ancora leggere il commento di Foa al falso scoop: «Si è in presenza di un metodo per la creazione di Post Verità governative o, se preferite, di una manipolazione sistematica delle informazioni».

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«Non ci abbiamo messo molto a smontare la bufala», racconta oggi Narzisi. «È bastato controllare con la Bka, la polizia criminale federale tedesca, per appurare che il documento non proveniva da loro». Era un falso e lo si vedeva anche dai loghi riprodotti ad arte in maniera minuscola. E poi c’era il nome del giornalista, Tomas Muller, un tedesco inesistente.

E alla fine arrivò l’ammissione del direttore Pontiggia: «Il documento oggetto del servizio, che conteneva questa tesi, non ha infatti retto alle ulteriori verifiche di autenticità effettuate sulla base dei dubbi e delle obiezioni puntuali avanzate nei giorni successivi alla pubblicazione (in particolare con i rilievi tecnici da parte del sito del Gas)».

Leggi sull’argomento: Marcello Foa presidente della RAI: cosa succede dopo la bocciatura

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