Anche Mara Carfagna lascia Forza Italia: tutti i ministri azzurri voltano le spalle a Berlusconi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-07-21

La ministra del Sud e della coesione territoriale Mara Carfagna si unisce ai colleghi Brunetta e Gelmini e abbandona Forza Italia: “Quanto accaduto ieri rappresenta una frattura con il mondo di valori nei quali ho sempre creduto”

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Dopo gli addii di due pilastri come Mariastella Gelmini e Renato Brunetta, con Mara Carfagna si completa la delegazione di Forza Italia al governo che lasciano il partito di Silvio Berlusconi in dissenso con la decisione di seguire la Lega e non votare la fiducia all’esecutivo. I ministri rispettivamente degli Affari regionali, della Pubblica amministrazione e del Sud e della coesione territoriale restano al fianco dell’ex presidente della Bce in questi mesi che accompagneranno il Paese alle elezioni previste per il prossimo 25 settembre e si sfilano dal partito che ha contribuito alla fine anticipata della legislatura.

Anche Mara Carfagna lascia Forza Italia: tutti i ministri azzurri voltano le spalle a Berlusconi

“Per questioni di stile non esprimo giudizi su come Forza Italia ha gestito questa crisi – ha detto la ministra – assumendo una decisione che non ho condiviso, che sono convinta vada contro l’interesse del Paese e di cui non ho mai avuto l’opportunità di discutere in una sede di partito. Sono grata al presidente Berlusconi per le opportunità che mi ha offerto e la fiducia che mi ha testimoniato in questi anni, ma quanto accaduto ieri rappresenta una frattura con il mondo di valori nei quali ho sempre creduto che mi impone di prendere le distanze e di avviare una seria riflessione politica”. Un messaggio simile a quello di Gelmini, che pur nutrendo “stima e affetto” verso l’ex Cav si è detta “molto delusa per non aver impedito a Fi di commettere errori macroscopici”: “Non mi riconosco più in un partito che ha venduto la sua storia e girato le spalle agli italiani”.

Tajani: “Se c’è qualcosa che non va si deve restare nel partito”

Sono sempre meno gli esponenti di spicco rimasti in Forza Italia, ormai partito sempre più appiattito verso la Lega di Matteo Salvini. Tra questi, il coordinatore nazionale ed ex presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, che questa mattina ha provato a fermare l’emorragia: “Credo che se c’è qualcosa che non va, si debba rimanere perché si è eletti da Fi. E sulle critiche per il rapporto con il Carroccio: “Non siamo schiavi di nessuno, mi sembra una scusa dettata forse dal nervosismo”.

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