La mappa delle regioni che sono zona arancione, rossa e gialla

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-11-28

Come cambiano i colori delle regioni? La mappa aggiornata delle zone arancioni, rosse e gialle in Italia e cosa cambia per chi passa da rossa a arancione e da arancione a gialla

article-post

Come cambia la mappa delle regioni zone arancioni, rosse e gialle? Lombardia e Piemonte ma anche la Calabria del neo commissario alla Sanità Guido Longo lasceranno la zona rossa di massime restrizioni anti-Covid da domenica prossima, 29 novembre. Dall’arancione al giallo passano invece Liguria e Sicilia, sempre per effetto dell’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, visti i dati del monitoraggio settimanale analizzati dalla Cabina di regia. L’Italia cambia insomma di nuovo colore e con esso il grado di limitazioni dei cittadini e delle attività economiche nei diversi territori. Restano rosse Valle d’Aosta, Provincia autonoma di Bolzano, Toscana, Abruzzo e Campania; arancioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche, Umbria, Basilicata e Puglia; gialle Veneto, Provincia autonoma di Trento, Lazio, Molise e Sardegna. Le decisioni sono effetto di un indice di trasmissibilità del virus (Rt) all’1,08 in Italia, appena sopra la soglia di sicurezza di 1, ma con valori medi tra 1 e 1,25 nella maggior parte delle Regioni e Province autonome (nella settimana 4-17 novembre, calcolato su casi sintomatici).

La mappa delle regioni che sono zona arancione, rossa e gialla

Cosa cambia per le regioni che lasciano la zona rossa? Il cambiamento piu’ grande consiste nel venir meno del divieto di spostamento all’interno del proprio comune. Sara’ cosi’ possibile spostarsi liberamente e senza dover esibire l’autocertificazione, ma sempre nei confini del comune dove si vive e rispettando il coprifuoco, che per le zone arancioni e’ in vigore dalle 22 alle 5. Resta invece il divieto di spostarsi al di fuori del proprio comune e della propria regione, fatti salvi i consueti motivi di lavoro, necessita’ e salute. Rimane consentito, analogamente a quanto accade nelle rosse, andare ad assistere un parente o un amico non autosufficienti senza limiti di orario. Cosi’ come e’ consentito uscire per raggiungere i figli minorenni presso l’altro genitore o comunque presso l’affidatario, oppure per condurli presso di se’, sono consentiti anche tra Comuni di aree differenti.

mappa zone arancioni rossa gialla regioni oggi

Nessun cambiamento riguardo a bar e ristoranti: restano chiusi sette giorni su sette, con l’asporto consentito fino alle 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. A poter aprire in area arancione sono invece i negozi di tutti i tipi (non piu’ soltanto quelli alimentari), compresi quelli di estetica, e i centri commerciali, che pero’ devono restare chiusi nei giorni festivi e prefestivi.Per quanto riguarda le scuole il cambiamento principale e’ il ritorno in aula degli studenti di seconda e terza media, che raggiungerebbero cosi’ i compagni di prima. Didattica in presenza per elementari e asili, come nella zona rossa. Per le scuole superiori rimane la didattica a distanza, a eccezione degli studenti con disabilita’ e in caso di uso di laboratori. Restano chiuse le universita’, salvo alcune attivita’ per matricole e laboratori. Invece rimane confermata la riduzione fino al 50% per il trasporto pubblico, a eccezione dei mezzi di trasporto scolastico.Infine rimangono sempre chiusi teatri, cinema, palestre, piscine, sale giochi, sale scommesse. Restano aperti invece i centri sportivi e riprendono le competizioni sportive. Spiega Repubblica:

Una sorpresa il ritorno in giallo della Liguria, perché la regione di Giovanni Toti ha accorciato i tempi del recupero. Le regole prevedono infatti che, quando ii parametri di una regione rientrano in una zona più bassa, si debba attendere 14 giorni prima di cambiare colore. La Liguria era diventata zona arancione solo l’11 novembre. Di fatto, però, ha fatto segnare da subito parametri al ribasso. Frutto di una compressione dei monitoraggi (ben 3 nei primi dieci giorni dell’entrata in vigore delle zone) che adesso si sono ormai assestati a 7 giorni. Non ci stanno i governatori di Campania e Val d’Aosta. Vincenzo De Luca, che per altro verso denuncia «che qualche farabutto che non vuole lavorare» negli ospedali campani rifiuta i ricoveri in terapia intensiva quando i posti invece ci sono, attacca con il suo solito sarcasmo: «Queste zone sono una buffonata: solo tre giorni per entrare in zona rossa, ancora tre giorni per uscirne, senza spiegare mai nulla. Rinnoviamo la richiesta al governo di fare un’operazione trasparenza, rendendo pubblici, per tutte le regioni, i dati veri sulle terapie intensive e i dati chiari sulla tipologia dei tamponi effettuati». Furioso anche il governatore della Val d’Aosta Erik Lavevaz: «Rimarremo zona rossa e ad ora non sappiamo perché. Roma deve darci risposte chiare, questa non è serietà»

Sempre da domenica Liguria e Sicilia, che erano in zona arancione, entreranno in zona gialla: cade il divieto di uscire dal proprio comune e anche quello di uscire dalla regione  e possono riaprire bar e ristoranti, ma con orario fino alle 18. Consentiti asporto e consegna a domicilio. Restano le chiusure di teatri, cinema, piscine, palestre, sale giochi, musei e mostre, oltre che dei centri commerciali nei festivi e prefestivi. Nessun cambiamento nella scuola e nei trasporti rispetto alla zona arancione.

Leggi anche: Coronavirus Italia: il bollettino di oggi e i dati della Protezione Civile del 27 novembre

Potrebbe interessarti anche