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La maglia della Nazionale a scacchi “va bene solo per il Palio di Siena”: le critiche per la divisa griffata Puma

neXtQuotidiano 31/05/2022

La nuova maglia non ha ottenuto grandi consensi tra il pubblico

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Talmente divise da dividere. La nuova maglia della Nazionale italiana di calcio non ha colpito il cuore dei tifosi. Come già accadde per le Olimpiadi (anche quelle invernali, entrambe firmate Armani), molte persone hanno criticato (anche utilizzando la classica ironia) la scelta di quella maglia a scacchi che sarà utilizzata per la stagione 2022/2023, anche lontano da quei Mondiali in Qatar per cui gli uomini di Roberto Mancini non si sono qualificati.

Maglia nazionale a scacchi, le proteste e le ironie sui social

Una presentazione in pompa magna, con il classico set fotografico allestito e gli scatti ai vari protagonisti delle Nazionali (femminile e maschile) di calcio. Ma quegli scacchi larghi (quindi non come l’iconica prima maglia della Croazia) con quella doppia sfumatura di azzurro ha provocato più indignazione che commenti positivi.

 

Indignazione e ironia. In molti, infatti, hanno sottolineato come questa maglia Nazionale a scacchi sia l’ultima realizzata e prodotta da Puma per l’Italia. Dalla prossima stagione (quella 2023-2024), infatti, a Federcalcio ha siglato un accordo con Adidas per la fornitura del materiale tecnico da gara e da allenamento. Sta di fatto che, almeno per le prossime divise, i calciatori e le calciatrici dovranno indossare questa versione. Si parte il 1° giugno con la finale CONMEBOL-UEFA contro l’Argentina in programma a Wembley.

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