Ma Salvini non è riuscito nemmeno a risolvere il problema dei cani del CARA di Mineo?

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-12-10

Tra i grandi successi di Matteo Salvini ministro si annovera anche il tentativo – fallito – di far adottare 117 cani rimasti all’interno del CARA di Mineo dopo che il governo aveva cacciato i migranti. Ma dopo cinque mesi alcuni cani sono scappati, altri sono morti in incidenti stradali e 67 sono ancora lì. E siccome entro Natale devono essere sgomberati ENPA scrive al ministro Lamorgese per chiedere di fare la sua parte. Quella che non ha fatto Salvini

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«Amici, abbiamo bisogno di voi! 117 cani sono gli ultimi ospiti del CARA di Mineo che come promesso ieri abbiamo chiuso, risparmiando un sacco di soldi. Entro il 31 agosto questi amici devono trovare una nuova casa!». Era l’11 luglio e tutto andava bene: Matteo Salvini era ministro dell’Interno, il governo gialloverde sarebbe durato fino al 2023 e il titolare del Viminale dopo aver sgomberato il CARA di Mineo (aperto da un suo predecessore leghista) aveva addirittura il tempo di occuparsi dei cagnolini abbandonati.

Quando Salvini chiedeva agli italiani di salvare i cani di Mineo (ma non poteva pensarci lui?)

I poveri quadrupedi erano quelli rimasti soli all’interno del CARA di Mineo. Salvini, che notoriamente nutre una smodata passione per i pelosetti, aveva invitato i suoi amici di Facebook a contribuire alla causa adottando o facendo un’offerta per le povere creature senza una casa. Manco fosse un’influencer qualsiasi e non il ministro dell’Interno Salvini chiedeva ai suoi follower di dare una mano a risolvere una situazione cui avrebbero dovuto provvedere lo Stato e il comune.

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Salvini fece anche un simpatico video-appello per il salvataggio dei cani rimasti in quello che definì «centro commerciale di carne umana» per invitare quante più persone possibile a salvare i cagnolini. C’era da salvare un centinaio di cani e Salvini non aveva alcuna intenzione di farlo da solo anche se ogni giorno volontari e animalisti salvano e fanno adottare cani, gatti, conigli e addirittura cavalli con una microscopica frazione delle risorse (social e non) a disposizione dell’allora ministro dell’Interno.

Addirittura quando Repubblica fece notare che Salvini cacciava i migranti ma aiutava i cani il ministro se la prese dicendo che era roba da matti. «Provo ad aiutare 117 cani abbandonati? Alla sinistra non va bene nemmeno questo». Certo Salvini non parlava della denuncia di Giuseppe Cannella, psichiatra del Medu che aveva detto che «il ministro ha abbandonato decine di migranti in difficoltà. I più deboli sono stati lasciati soli. Siamo usciti in macchina a cercarli per strada. Due nostri pazienti psichiatrici non li abbiamo ancora trovati. Ministro, si vergogni».

Cosa ha fatto Salvini per i cani del CARA di Mineo?

Si sa che per alcuni cani sono meglio delle persone, soprattutto quando quelle persone sono delle “non persone” come i migranti. Ma evidentemente la solidarietà dei fan di Salvini non è arrivata così copiosa (del resto sono gli stessi che all’idea di donare per la vedova di Mario Cerciello Rega hanno detto che se ne doveva occupare lo Stato) perché i cani sono ancora tutti lì. Spenti i riflettori sull’ennesimo successo del super ministro la situazione non è cambiata.

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A denunciare la situazione è Carla Rocchi, presidente nazionale dell’ENPA: «dopo la chiusura, a luglio, del Cara di Mineo, gli oltre cento cani che vivevano nel centro sono stati lasciati soli, senza la presenza umana. Solo noi e l’Amministrazione comunale ci siamo presi cura di loro, ma ora c’è una emergenza: entro Natale, la struttura deve essere liberata». ENPA ha scritto al ministro Lamorgese chiedendo che «il Viminale faccia la sua parte in questa disperata corsa contro il tempo» e ricordando che a luglio «i cani erano 117, molti dei quali da noi sterilizzati e vaccinati in una missione Enpa coordinata con la Asp locale d’intesa con la Prefettura di Catania. Da subito, con l’Amministrazione comunale di Mineo ci siamo preoccupati dell’alimentazione degli animali e abbiamo avviato una campagna di adozioni. Tuttavia, lasciati improvvisamente soli e senza la presenza umana, molti cani sono andati altrove, altri sono morti investiti dalle automobili o vittime di avvelenamenti». Insomma molti cani sono scappati o sono morti, e alcuni sono stati adottati ed ora all’ex CARA di Mineo ne rimangono 67. Secondo ENPA «siamo in una situazione di emergenza: entro Natale la struttura, per volere della proprietà, deve essere liberata dalla presenza dei cani».  Chissà magari Salvini ora che on è più ministro potrebbe fare un altro video appello, quelli sono gratis.

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