Ma perché Calenda non lascia il PD adesso e basta?

di dipocheparole

Pubblicato il 2019-08-18

Carlo Calenda ha annunciato che lascerà il Partito Democratico, del quale aveva preso la tessera da pochi mesi, in tempo per diventare europarlamentare. Lo farà, sostiene, se il PD farà un governo con il MoVimento 5 Stelle. Lo ha annunciato tempo fa e pochi minuti fa lo ha ribadito, come suo costume, sui social network …

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Carlo Calenda ha annunciato che lascerà il Partito Democratico, del quale aveva preso la tessera da pochi mesi, in tempo per diventare europarlamentare. Lo farà, sostiene, se il PD farà un governo con il MoVimento 5 Stelle. Lo ha annunciato tempo fa e pochi minuti fa lo ha ribadito, come suo costume, sui social network nel miliardesimo penultimatum di queste settimane. Mettendo sempre come pre-condizione il varo del governo, ed è qui che si fatica a comprendere la posizione dell’ex ministro dello Sviluppo dei governi Renzi e Gentiloni.

Perché se la sua fosse una presa di posizione di principio, anche soltanto l’ipotesi di fare un governo tra PD e M5S dovrebbe spingerlo ad abbandonare il partito. E perché, come ha fatto capire anche in questo post, lui ha sempre rimarcato la sua vicinanza a Gentiloni e proprio Gentiloni non si è opposto alla possibilità di un accordo. È evidente quindi che nella sua militanza nel PD ha sempre puntato sul cavallo sbagliato oppure che quel cavallo ha cambiato direzione evidentemente senza avvertirlo.

carlo calenda pd

E allora, visto che ci sono molti che a parole sembrano persino apprezzare questa sua scelta, perché Calenda non comincia a portarsi avanti con il lavoro mollando il PD adesso invece di puntare su un eventuale fallimento delle trattative per annunciare che rimarrà nonostante tutto? Coerenza vorrebbe che gli annunci non avessero subordinate: se uno dice che vuole fare qualcosa, poi la fa e basta. Non continua con quest’ammuina del teneteme sennò l’ammazzo che lo rende anche meno credibile nei suoi propositi, visto che lascia aperta la porta a un cambio di idea dell’ultim’ora derivato dal proverbiale grand’affetto del popolo etc, che di solito, insieme al nazionalismo, è l’ultimo rifugio delle canaglie politiche. Coraggio, Calenda, là fuori c’è un mondo bellissimo pieno di autostrade della politica al di fuori del tripolarismo italiano. Manca solo lei. Si accomodi.

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