E il M5S vota contro le preferenze nella legge elettorale

di dipocheparole

Pubblicato il 2017-06-04

Fino a ieri dicevano di volere le preferenze. Eppure il MoVimento 5 Stelle oggi in Commissione Affari Costituzionali ha votato contro l’emendamento a firma di Ignazio La Russa di Fratelli d’Italia che voleva introdurre le preferenze nella legge elettorale che oggi è stata ampiamente modificata, eliminando la priorità dell’elezione del capolista e le pluricandidature “paracadute” …

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Fino a ieri dicevano di volere le preferenze. Eppure il MoVimento 5 Stelle oggi in Commissione Affari Costituzionali ha votato contro l’emendamento a firma di Ignazio La Russa di Fratelli d’Italia che voleva introdurre le preferenze nella legge elettorale che oggi è stata ampiamente modificata, eliminando la priorità dell’elezione del capolista e le pluricandidature “paracadute” in più collegi. Anche gli emendamenti proposti da MDP e Sinistra Italiana sono stati respinti con il voto contrario dei 5 Stelle. Poco prima del voto, l’esponente di Mdp Arcangelo Sannicandro è stato protagonista di un battibecco infuocato col relatore della legge elettorale, Emanuele Fiano. Il parlamentare ha accusato Pd, M5S, Fi e Lega di essere “ladroni di democrazia” perché contrari alle preferenze, suscitando le proteste di Fiano e di altri membri della commissione.

Ma non c’è solo questo. Anche il deputato di Articolo 1 Alfredo D’Attorre, a margine dei lavori della Commissione Affari Costituzionali, ha attaccato i 5 Stelle: “Contrariamente agli impegni assunti pubblicamente, in Commissione Affari Costituzionali il M5S ha votato contro gli emendamenti di Articolo 1 per introdurre il voto disgiunto e le preferenze nella parte proporzionale: due soluzioni che avrebbero rafforzato enormemente il potere di scelta dei cittadini”. E ancora:  “È chiaro che Grillo si appresta a dire agli elettori per le selezione dei parlamentari ciò che ha già detto per le elezioni comunali di Genova: fidatevi, decido io”. Da segnalare anche la risposta di Danilo Toninelli, deputato M5S e componente della Commissione:  “Le preferenze? Non le vogliono, che dobbiamo fare… Siamo di fronte a un bivio: legge incostituzionale o legge costituzionale uguale al tedesco. Per noi le preferenze sono un mantra, però dall’altra parte abbiamo una legge incostituzionale. Noi abbiamo fatto una valutazione seria e di responsabilità”.

Leggi sull’argomento: Legge elettorale: via capilista bloccati e pluricandidature

 

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