Opinioni
Il M5S Torino si spacca sulle Olimpiadi
dipocheparole 12/03/2018
Il Movimento 5 Stelle si spacca sulle Olimpiadi e salta il Consiglio comunale che oggi pomeriggio avrebbe dovuto discutere una mozione del PD sulla candidatura di Torino. Per la prima volta da inizio amministrazione, in Sala Rossa è mancato il numero legale. Assenti, tra i banchi della maggioranza, i consiglieri Damiano Carretto, Daniela Albano, Marina […]
Il Movimento 5 Stelle si spacca sulle Olimpiadi e salta il Consiglio comunale che oggi pomeriggio avrebbe dovuto discutere una mozione del PD sulla candidatura di Torino. Per la prima volta da inizio amministrazione, in Sala Rossa è mancato il numero legale. Assenti, tra i banchi della maggioranza, i consiglieri Damiano Carretto, Daniela Albano, Marina Pollicino e Viviana Ferrero. Assenze che le minoranze hanno rimarcato non rispondendo all’appello e mandando ‘sotto’ la maggioranza.
Carretto e Paoli nei giorni scorsi, prima della discesa in campo di Beppe Grillo, avevano proposto insieme il modello Los Angeles per le Olimpiadi di Torino, ovvero una edizione senza soldi pubblici e soltanto con sponsor privati: “Dalle stime che circolano l’impegno di spesa di denaro pubblico previsto per le Olimpiadi Torino 2026 potrebbe aggirarsi intorno al miliardo di euro (o poco meno). Vogliamo ribaltare il paradigma delle grandi opere da “investimenti pubblici e guadagni privati” a “investimenti privati e guadagni pubblici”.
La Pollicino invece nei giorni scorsi ha pubblicato su Facebook il post di Davide Bono e Francesca Frediani in cui si parlava di una presunta impossibilità di candidare una città italiana, peraltro smentita dal comitato promotore. Oggi sul profilo le scrivono: “Il tempo per andare su fb lo avevi, mentre per andare in Consiglio Comunale non lo hai trovato!”. La Ferrero aveva invece scritto il 10 marzo una lettera aperta a Beppe Grillo per esprimere il suo dissenso:
Chi e’ No Tav è Movimento 5 Stelle.
Chi sogna lo vuole fare nella sicurezza di potersi svegliare bene.
Non carico di debiti come e’ successo al Comune di Torino , comune post olimpico,dove siamo costretti alla politica del macellaio , costretti a tagliare o venderci qualcosa per non andare in dissesto.
Io valsusina e no Tav e grillina ci ho creduto sin dall’inizio e faro’ tutto quello che potro’ per tenere insieme gli ideali comuni che ci legano e che ci hanno reso baluardo di tanta speranza.
Per una politica della prossimità, dell’onestà, del rigetto dello spreco, quella politica che sta accanto ai cittadini, che li ascolta che non li molla mai.
Si tratta della prima volta che salta il numero legale in Consiglio comunale dall’insediamento della maggioranza guidata da Chiara Appendino, che sul Blog delle Stelle poco fa ha confermato e difeso la scelta:
Vogliamo dimostrare che un’idea diversa di olimpiadi esiste e siamo in grado di metterla in piedi. Vogliamo creare un nuovo modello che sia un esempio per tutti gli eventi futuri e di cui i cittadini possano vivere i benefici non solo nel ricordo ma nei servizi e nella qualità della vita offerta dal territorio post-olimpico.
Si tratta di una sfida importante, ne siamo consapevoli. Ma siamo anche consapevoli di avere tutti gli strumenti per affrontarla, di avere le idee, le competenze ed una Rete tale da garantire che l’eventuale organizzazione dei Giochi Olimpici Invernali 2026 avverrà secondo un nuovo modello progettuale e gestionale che possa diventare un modello internazionale.
Leggi sull’argomento: Olimpiadi Torino 2026, decide Beppe