Luigi Di Maio annuncia il “patto civico” per l’Umbria (con il PD)

di Alessandro D'Amato

Pubblicato il 2019-09-15

Il Capo Politico scrive una lettera al Resto del Carlino per annunciare la volontà di creare un patto civico per l’Umbria. La proposta è aperta a tutti, ma casualmente è quella che potrebbe sancire l’alleanza regionale con il PD

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Luigi Di Maio scrive una lettera al Resto del Carlino per annunciare la volontà di creare un patto civico per l’Umbria. Ovvero di andare con il MoVimento 5 Stelle alle elezioni regionali in alleanza con una lista civica – come prevedono le ultime modifiche allo statuto fatte votare su Rousseau ai grillini – proprio secondo quella direttiva che portava a un accordo con il Partito Democratico.

Luigi Di Maio annuncia il “patto civico” per l’Umbria (con il PD)

Ufficialmente Di Maio non cita il PD nella lettera e ci tiene a far sapere che l’iniziativa parte da lui. Ma proprio di questo si parlava nei giorni scorsi anche dalle parti del partito di Zingaretti:

Lo scandalo che ha colpito la sanità non è un tema da usare in campagna elettorale, bensì un momento da tenere ben presente per capire che cosa vogliamo non accada più. Perché non è più accettabile che un cittadino onesto si presenti legittimamente a un concorso pubblico in un settore cruciale come la sanità e si veda tagliato fuori da giochi di potere.

LO DICO con molta sincerità, a questo giro non può risolversi tutto con una campagna elettorale in cui ci si lancia accuse reciproche su chi ha fatto peggio. Per noi sarebbe facile accusare qualcuno, ma vedere l’Umbria colpita da un male endemico come la corruzione, deve portarci a un ragionamento molto più alto.

Attenzione: secondo Di Maio il M5S rinuncerà agli assessorati e sarà presente solo in consiglio regionale, senza pretendere assessorati (così Salvini non potrà accusare di poltronismo o, nel caso, avrà la risposta pronta):

Io credo che questa terra in passato abbia sempre dimostrato di avere gli anticorpi per fermare questo genere di pratiche. Se quegli anticorpi, anche nella gentilissima Umbria, sono venuti meno, evidentemente è ora di cambiare il modo d’intendere la politica. E per rigenerare il patto di fiducia cittadini-istituzioni, secondo me c’è bisogno che tutte le forze politiche di buon senso facciano un passo indietro e lascino spazio a una giunta civica, che noi saremmo disposti a sostenere esclusivamente con la nostra presenza in consiglio regionale, senza pretese di assessorati o altri incarichi. Ovviamente ci aspettiamo che tutti gli altri facciano lo stesso. Qualcuno parlerà di alleanze o coalizioni, ma non si tratta di questo. Ognuno correrà con il proprio simbolo in sostegno di un presidente civico e con un programma comune.

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E il progetto prevede per adesso la chiamata a tutti i partiti:

Un patto civico, che veda un candidato presidente fuori dalle appartenenze partitiche e che possa mettere al centro un programma innovativo, di punti veri e realizzabili. Un programma che possa ispirare serietà, fiducia e competenza. Credo sia ora di dare una sterzata e cambiare del tutto le persone chiamate a gestire questa Regione. VORREI essere più chiaro. Tutte le forze che credono nel bene comune di questa regione facciano un passo indietro, rinunciando ai propri candidati presidente, e mettano fuori dalle liste quei candidati che hanno avuto a che fare con il passato di questa regione e gli impresentabili.

Chiediamo che sottoscrivano insieme a noi un appello ai cittadini, proponendo alle migliori risorse di questa regione di farsi avanti. Queste risorse ci sono. Chiedendo a una personalità all’altezza di proporsi come candidato presidente. Sosteniamolo e diamogli autonomia piena per formare una squadra di super-competenti, senza interferenze della vecchia politica. Noi svolgeremo il nostro ruolo in Consiglio regionale.

Tuttavia già sappiamo che il centrodestra candiderà la leghista Donatella Tesei. Ora il copione prevede che il PD risponda sì. Dopodiché, l’alleanza sarà fatta. La parte curiosa della vicenda è che ieri il Capo Politico M5S aveva convocato una riunione degli attivisti su Rousseau ma lì non ha annunciato nulla. Ha preferito scrivere domenica a un quotidiano. Forse per evitare contestazioni in diretta?

Leggi anche: Come in Umbria potrebbe nascere la prima alleanza regionale PD-M5S

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