Opinioni
Luigi Di Maio e l’auctoritas di Jerry Calà
dipocheparole 05/07/2018
Oggi Luigi Di Maio ha dimostrato che chi lo sfotte per il suo livello culturale ha torto citando uno dei più importanti jingle di Jerry Calà (“Libidine, doppia libidine, libidine coi fiocchi”, dal film Bomber) per fare un po’ di politica. L’attore infatti ha pubblicato un tweet in cui dice: “Tutti in tv si chiedono […]
Oggi Luigi Di Maio ha dimostrato che chi lo sfotte per il suo livello culturale ha torto citando uno dei più importanti jingle di Jerry Calà (“Libidine, doppia libidine, libidine coi fiocchi”, dal film Bomber) per fare un po’ di politica. L’attore infatti ha pubblicato un tweet in cui dice: “Tutti in tv si chiedono dove troverà questo governo i soldi per mantenere le promesse elettorali. Basterebbe che il precedente governo gentilmente svelasse dove ha preso quei miliardi per salvare le banche”.
A prima vista sembrerebbe una delle tante stronzat amenità che il social media manager di Giggetto pubblica su Facebook, ma invece l’apprezzamento di Di Maio per la frase di Calà non va sottovalutato: se ci pensate, la frase dell’attore potrebbe funzionare benissimo nel caso qualcuno cominciasse a chiedere troppo insistentemente le riforme promesse in campagna elettorale. Nel caso, infatti, Di Maio potrebbe anche dire che i soldi sono finiti perché li ha usati tutti il governo precedente. Se ci pensate, è la stessa intelligentissima tattica amministrativa che sta utilizzando la sindaca di Roma Virginia Raggi: da due anni ormai giustifica la sua presenza in Campidoglio sostenendo che sta rimediando ai disastri dei governi precedenti, intanto che ne aggiunge di nuovi. La tattica funziona benissimo, infatti dopo due anni è ancora lì.