“Se hai 10mila euro in contanti non sei un povero”, le parole di Lucio Caracciolo sul tetto che il governo vuole alzare | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-10-27

Il direttore di Limes, ospite di Lilli Gruber a “Otto e Mezzo”, mette in luce tutte le incoerenze di questa mossa

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La fluttuazione del tetto ai contanti è una costante di ogni nuovo governo. All’inizio di ogni legislatura, infatti, una maggioranza interviene (è scritto nelle pagine della storia degli ultimi 30 anni abbondanti in Italia) per modificare quella soglia massima sull’utilizzo della moneta contante per le transazioni e per gli acquisti. Ora che è stata depositata una proposta da parte della Lega – e con Giorgia Meloni che ha confermato l’intenzione di procedere in quella direzione – per far salire il tetto massimo a 10mila euro, in molti hanno messo in evidenza due punti: a chi serve realmente? Come è possibile combattere l’evasione fiscale se si consentono pagamenti di quelle cifre in contanti? Tutte le incoerenze – anche rispetto alla stretta attualità – sono state evidenziate dal direttore di Limes Lucio Caracciolo.

Lucio Caracciolo sul tetto ai contanti a 10mila euro

Interpellato da Lilli Gruber sul tema, nel corso dell’ultima puntata di “Otto e Mezzo”, il direttore di Limes sottolinea come tra le tante priorità attuali del Paese (e dei cittadini), quella del tetto all’utilizzo dei contanti sia del tutto fuori luogo:

“Se tu hai 10mila euro in contanti non sei un povero, quindi non la questione posta in questi termini mi pare un po’ astratta. In secondo luogo, nell’era della moneta elettronica questa discussione lascia il tempo che trova. O almeno spero. Perché se dovesse applicarsi veramente un provvedimento di questo tipo, ci riporterebbe indietro di diversi anni. Saremmo un po’ fuori dal contesto internazionale. Io ho l’impressione che questo sia un modo di buttarla un po’ in caciara, nel momento in cui noi stiamo per entrare in recessione – perché l’anno prossimo, a quanto pare, si va sotto lo zero -, nel momento in cui l’inflazione va sulle due cifre e chissà poi come andrà a finire. Insomma, quando ci sono dei problemi così fondamentali per un Paese che ha quasi 3mila miliardi di debito, francamente che un governo si impegni pro o contro 10mila euro in contanti significa parlare di altro”.

Porre un limite così alto (secondo quanto indicato dal precedente governo, dal 2023 la soglia massima nell’utilizzo dei contanti sarebbe scesa dai 2mila attuali e mille), non risolve alcun problema alla cittadinanza. Difatti, e questo è il cuore delle contestazioni, non si riesce a comprendere l’esigenza di procedere in questa direzione mentre gli italiani sono alle prese con il caro bollette, con un’inflazione alle stelle e con una decrescita infelice.

(foto e video: da “Otto e Mezzo”, La7)

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