Luca Sacchi, l’omicidio e il giallo dell’auto di Anastasiya Kylemnyk

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-11-23

E’ stata spostata nella notte della morte del fidanzato da Giovanni Princi, l’amico di Luca indicato nelle testimonianze di quella sera. Perché?

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C’è un giallo nel giallo dell’omicidio di Luca Sacchi. È quello che riguarda l’auto di Anastasiya Kylemnyk che è stata spostata nella notte della morte del fidanzato da Giovanni Princi, l’amico di Luca indicato nelle testimonianze di quella sera. Racconta oggi Il Messaggero in un articolo a firma di Camilla Mozzetti e Michela Allegri le fasi successive all’agguato nei confronti di Sacchi in via Bartoloni:

Quando l’autoambulanza carica Sacchi alla volta dell’ospedale San Giovanni sono all’incirca le 23.35. Il fratello più piccolo, Federico, con un amico e Princi salgono sull’auto di Federico e seguono le sirene spiegate. A guidare – secondo la ricostruzione degli avvocati dei Sacchi, Armida Decina e Paolo Salice– è Princi che una volta arrivato di fronte al San Giovanni lascia il fratello della vittima e l’amico dicendo che sarebbe tornato più tardi.

Il ragazzo sparisce per oltre un’ora e ricompare in ospedale quando ormai è passata l’una di notte anche se gli amici di Luca non hanno saputo indicare con precisione l’orario. Dove è andato? Princi ha precedenti per droga ed è conosciuto alle autorità per due episodi balzati agli occhi del pubblico ministero, titolare dell’inchiesta, Nadia Plastina, relativi ad aprile e ottobre scorsi. Nel primo caso il ragazzo fu trovato, durante un controllo, in compagnia di un pregiudicato e per questo venne segnalato; nel secondo, durante una perquisizione in un garage limitrofo al suo, le forze dell’ordine trovarono della droga che tuttavia non gli fu imputata perché lo spazio risultava abbandonato.

anastasiya kylemnyk luca sacchi

«Quando Princi torna in ospedale – è la ricostruzione dei legali – resta però poco tempo, diversamente dagli altri amici di Luca». Chiede di essere accompagnato da qualcuno vicino via Bartoloni dov’è parcheggiata l’auto di Anastasia perché la deve spostare. E perché si domandano gli avvocati lo deve fare? La Citroen C1 finirà poi nei pressi di via Amelia, guarda caso vicino alla residenza di Princi. Ad accompagnarlo in questo secondo “viaggio” è sempre un amico di Luca Sacchi che lo lascia in via Latina a prendere la macchina della 25enne. Dopo lo spostamento del veicolo, Princi non torna al San Giovanni. «Non riusciamo a dare un senso a tutto questo», concludono i legali.

Qual era l’urgenza di spostare l’auto di Anastasia – regolarmente parcheggiata – in un momento tanto drammatico? Inquell’auto potrebbero esser stati nascosti i soldi per l’acquisto della droga?

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