Lotito in Alitalia?

Claudio Lotito sta esaminando il dossier Alitalia per proporsi come partner alle Ferrovie dello Stato. Lo ha scritto ieri il quotidiano Milano Finanza, a cui l’imprenditore romano oggi ha confermato l’interesse:

«C’è interesse da parte nostra», ammette al telefono da Malta, dove si trova da ieri mattina per un convegno su calcio e business assieme, tra gli altri, al presidente del Napoli, Aurelio de Laurentiis. «Stiamo lavorando sul dossier. Siamo abituati, come gruppo, ad analizzare e valutare con attenzione i progetti quando ci vengono sottoposti, come in questo caso».

Chi abbia cercato il patron della Lazio non è dato saperlo. Anche se Lotito gode di fiducia nel mondo imprenditoriale e vanta solidi rapporti con le istituzioni politiche. «Posso limitarmi a dirle che su Alitalia ci sono lavori in corso. Non mi faccia dire di più. Ora sono all’estero e non posso aggiungere altro. La questione è articolata e merita attenzione». Conoscendo lo spirito e la schiettezza di Lotito è già tanto avergli strappato queste dichiarazioni extra-calcistiche.

L’interesse di Lotito arriva quando sembra ormai tramontare la possibilità che Atlantia faccia parte dell’operazione di salvataggio finora rimandata sine die. Il nodo, anche se nessuno ne parla, è la questione della revoca della concessione delle Autostrade  arrivata l’altro ieri al Senato nello Sblocca-cantieri.

Il testo dovrà arrivare alla Camera l’11 giugno, con quella norma discussa e già bollata da Confindustria come «irragionevole», ma difesa dal governo gialloverde. In questo contesto restano nelle retrovie, ma pronti a entrare in scena, sia la famiglia Toto sia il fondo 4R promosso e partecipato dalla Cassa Depositi e Prestiti. Altrimenti, il rischio di nazionalizzazione diventerebbe sempre più concreto. A meno che in seno all’esecutivo gialloverde non prevalga la linea della Lega, pronta ad aprire le porte alla tedesca Lufthansa.

Attenzione, quindi, la cattiFa Cermania potrebbe prendersi Alitalia con la collaborazione della Lega.

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