L’ospedale sospende dal lavoro Giusy Pace, la “mente” di Novara (che non è vaccinata)

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-11-04

L’infermiera, che ha rivendicato di aver ideato quell’assurda sfilata con i no green pass vestiti come deportati, è stata sospesa dall’incarico di coordinatrice del personale infermieristico dell’Aou

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“Inottemperante all’obbligo vaccinale previsto per gli operatori sanitari”. Questa è la motivazione che ha spinto – come previsto dalle norme vigenti – l’ospedale Maggiore di Novara a procedere con la sospensione di Giusy Pace, l’infermiera che ha rivendicato il suo ruolo di “mente” della vergognosa sfilata no Green Pass nella cittadina piemontese, indossando le vesti dei deportati. Una decisione segue l’altra già comunicata nei giorni scorsi: l’infermiera di Marsala – che lavora a Novara – è stata sospesa da tutti gli incarichi anche all’interno del suo sindacato, Fsi-Usae.

Giusy Pace, l’infermiera della manifestazione di Novara è stata sospesa

La donna, dopo aver provato ad arrampicarsi sugli specchi per “difendere” il senso della sua manifestazione (quel famoso “concentramento nel senso di concentrati“) ha ricevuto il foglio di sospensione direttamente dal direttore generale dell’azienda ospedaliera universitaria, Gianfranco Zulian, che ha sottolineato come – per il momento – questa decisione sia stata presa solamente seguendo la normativa attuale che non permette al personale medico-sanitario di lavorare se sprovvisti di vaccino (e non solo di Green Pass).

Ma c’è anche di più. Come riporta Il Corriere della Sera, l’azienda ospedaliera di Novara starebbe pensando anche a un’ulteriore mossa contro Giusy Pace: “Vogliamo vengano prese in esame immagini, dichiarazioni e tutto quanto possa servire per avere una visione chiara di quanto avvenuto. Quello che è successo mi ha molto inquietato, perché paragonare l’attuale situazione alla Shoah mi è sembrata una vergogna”. Parole che sono propedeutiche a una possibile denuncia, come spiegato dallo stesso direttore generale, per “danno d’immagine” nei confronti della struttura ospedaliera piemontese. Tutto ciò non dovrebbe consumarsi a breve, ma potrebbe inserirsi nel fascicolo d’inchiesta aperto dalla Procura di Novara contro chi era sceso in piazza per inscenare quell’insensata e volgare manifestazione non autorizzata. Gli inquirenti dovranno valutare se ci siano gli estremi per la contestazione di reati penali e/o civili.

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