“Mascella volitiva”, “Fai compassione”: il duello social tra Bonaccini e Adinolfi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2022-01-05

Lite su Twitter tra Stefano Bonaccini e Mario Adinolfi: il presidente della Regione Emilia Romagna lo invita a denunciare tutti quelli che spingono per l’obbligo vaccinale, e il leader del Popolo della Famiglia replica: “Riponi il manganello, il giudizio sarà della storia”

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Botta e risposta sui social tra il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini e il leader del Popolo della Famiglia Mario Adinolfi. Tutto era iniziato ieri sera, quando il dem emiliano aveva scritto su Twitter: “Caro Mario Adinolfi se, come lei sostiene, io, gli altri presidenti di regione e il Governo tutto, lediamo diritti costituzionali fondamentali allora ci denunci tutti. Altrimenti sono solo chiacchiere da isteria (o da osteria). Buona serata”. Il riferimento era alla richiesta delle regioni di introdurre l’obbligo vaccinale, contro il quale il leader ultracattolico si era schierato con un messaggio aperto dicendo che non si sarebbe vaccinato lo stesso perché “la lesione di diritti fondamentali necessita un’azione politica di resistenza”. “Cedere a una così plateale forzatura – aveva scritto Adinolfi – vorrebbe dire ammettere che, date nuove condizioni di emergenza, sarebbe bene agire da Stato totalitario come la Cina piuttosto che da Stato democratico: il controllo del corpo dei cittadini non può essere dello Stato”.

Il duello social tra Stefano Bonaccini e Mario Adinolfi

E in risposta al messaggio di ieri di Bonaccini ha aggiunto questa mattina: “Con mascella volitiva il presidente piddino dell’Emilia mi invita a denunciare tutti per ciò che stanno combinando agli italiani. E a chi vi denuncio, ai compagni di Magistratura Democratica? Bonaccini, riponga il manganello. Il giudizio sarà della storia. E sarà inclemente”. A dire il vero uno strumento ci sarebbe: è la Corte costituzionale che giudica sulla legittimità dei provvedimenti, e a lei si potrebbe chiedere una decisione. Ma Adinolfi ha preferito la stoccata alla non imparzialità – nel suo modo di vedere – di alcuni magistrati. “Non so se lei faccia più tenerezza o compassione”, ha risposto Bonaccini. “Come durante le sue previsioni di debacle azzurra alle Olimpiadi – ha aggiunto – quando fece ridere mezza Italia.  In ogni caso chiusa qui che abbiamo cose molto serie da affrontare. Le auguro sinceramente buon lavoro e buon anno”.

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