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Adinolfi che parla di “controllo del corpo” per il vaccino è lo stesso che strilla su aborto e eutanasia?
neXtQuotidiano 05/01/2022
Il leader del Popolo della Famiglia Mario Adinolfi non si vaccinerà neanche se venisse imposto l’obbligo perché non crede nel “controllo del corpo” da parte dello Stato, ma soltanto se il corpo non è il suo: per pontificare su aborto ed eutanasia infatti è sempre in prima linea
A Mario Adinolfi piace pontificare su come le donne debbano comportarsi con il proprio corpo, in particolare quando demonizza l’interruzione di gravidanza paragonandola all’omicidio in tutti i casi. Il leader del Popolo della Famiglia ne ha per tutti, uomini e donne, quando invece il discorso si sposta sul tema del suicidio assistito, visto che per lui è inconcepibile che qualcuno possa scegliere di morire invece che continuare a “vivere” tra atroci sofferenze e senza alcuna speranza di veder regredire la malattia. Non un sostenitore dell’autodeterminazione degli altri, insomma. Ma della sua, di autodeterminazione, sì. L’ha manifestata ancora una volta in un post contro i vaccini anti Covid, diventato virale nelle ultime ore anche se pubblicato il 3 gennaio: “Se anche dovessero imporre l’obbligo vaccinale – ha scritto Adinolfi – io non mi vaccinerò e pagherò la relativa sanzione autodenunciandomi. Non ho ostilità verso i vaccini, che anzi ritengo utili per la profilassi presso i più anziani e fragili, ma la lesione di diritti fondamentali necessita un’azione politica di resistenza. Cedere a una così plateale forzatura vorrebbe dire ammettere che, date nuove condizioni di emergenza, sarebbe bene agire da Stato totalitario come la Cina piuttosto che da Stato democratico: il controllo del corpo dei cittadini non può essere dello Stato. Non mi batterei per evitarne la soppressione con suicidio assistito, aborto e eutanasia se ritenessi accettabile l’intervento di terzi sulla vita umana”.
Adinolfi che parla di controllo del corpo per l’obbligo vaccinale è lo stesso che strilla su aborto e eutanasia?
L’ultima parte in particolare è un micidiale mix di contraddizioni: Adinolfi sostiene che le sue battaglie su aborto ed eutanasia siano “contro il controllo del corpo dei cittadini da parte dello Stato”, ma è esattamente il contrario. Il suicidio assistito è un modo per sfuggire alle imposizioni di continuare a tenere in vita un corpo che si preferirebbe invece lasciar riposare per sempre, così come scegliere di interrompere una gravidanza e non essere obbligate a portarla a termine è la via della libertà contro ogni ingerenza dall’alto. Adinolfi sarà anche libero di non vaccinarsi, ma non lo è di continuare a fare la doppia morale: i miei diritti non si toccano, di quelli degli altri chi se ne frega.