Politica

La lite tra Grillo e Di Maio

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-07-09

Il garante e il vicepremier ai ferri corti per le decisioni del governo e lo strapotere di Salvini. Raggi e Fico diventano i nuovi cocchi di Grillo

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Federico Capurso sulla Stampa racconta oggi di una lite tra Beppe Grillo e Luigi Di Maio andata in scena la sera del 27 giugno all’hotel Forum a Roma, dove abitualmente il garante M5S risiede quando viene nella Capitale per ragioni politiche. E il problema, racconta il quotidiano, nasce dall’atteggiamento del vicepremier e ministro nei confronti della linea del governo:

Si discute di scelte comunicative, delle priorità del Movimento 5 stelle e del rapporto con l’alleato di governo. Ma il figlio ha deciso di non ascoltare più il padre. Di Maio risponde, rivendica le sue vittorie, i toni della discussione si fanno più duri, fino a quando non si arriva a un soffio dal litigio. E così, al momento del congedo, i due decidono di non rendere pubblico l’incontro.

«Grillo teme di aver perso il controllo del Movimento, la sua creatura, ma non vuole rompere con Di Maio, vuole solo raddrizzare la direzione», spiega una fonte molto vicina al comico genovese. Per farlo, la mattina seguente convoca su quella stessa terrazza il presidente della Camera Roberto Fico e la sindaca di Roma Virginia Raggi. Le fotografie dell’incontro, questa volta, inondano i social: «I miei ragazzi», scrive Grillo a corredo dei suoi post.

beppe grillo virginia raggi roberto fico

Secondo Capurso quella foto è simbolica: serve a far capire a Di Maio chi sono attualmente i cocchi di Beppe, ovvero chi segue i principi fondanti del M5S. E l’articolo narra come le successive uscite di Fico sui porti che non sono da chiudere e quelle di Raggi in risposta a Salvini che vuole visitare i campi rom della Capitale fossero parte di una strategia di comunicazione successiva che voleva rimarcare la distanza e la differenza con la politica del governo.

Lo scontro si sta consumando nel momento più delicato della vita del M5S, diviso tra le sue origini e il governo del Paese, tra il padre e il figlio. Ed è difficile dire chi dei due possa sopravvivere, se i pugnali continueranno ad affondare.

EDIT: A proposito di questo articolo, Luigi Di Maio ai microfoni di Radio 1 dice: “Tanto per cambiare…è una ricostruzione inverosimile, ormai siamo al così è se vi pare…io Grillo l’ho sentito perché mi fa piacere aggiornarlo. Ma le frasi non sono vere. C’è invece la reale volontà del movimento di andare avanti con il governo perché vogliamo fare cose che aspettiamo da una vita”.

Leggi sull’argomento: La foglia di Fico sui morti in mare

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