Opinioni
L'ingegnere che si suicida per un cavo di ponte rotto
neXtQuotidiano 23/03/2015
Si chiamava Kishi Rioichi, aveva 51 anni, era giapponese e faceva l’ingegnere. Si è suicidato perché un cavo che reggeva un ponte da lui progettato si è rotto, e lo ha fatto nella tradizione degli antichi samurai. Il ponte si trovava sul golfo di Izmit, nella Turchia occidentale. Ma un cavo di sostegno si è spezzato. […]
Si chiamava Kishi Rioichi, aveva 51 anni, era giapponese e faceva l’ingegnere. Si è suicidato perché un cavo che reggeva un ponte da lui progettato si è rotto, e lo ha fatto nella tradizione degli antichi samurai. Il ponte si trovava sul golfo di Izmit, nella Turchia occidentale. Ma un cavo di sostegno si è spezzato. Oggi un gruppo di ragazzi che andava a scuola ha scoperto davanti al cimitero di Altinova il corpo senza vita dell’ingegnere. Rioichi si era prima tagliato le vene, poi il collo.
Ryoichi aveva lavorato alla costruzione del ponte sulla baia di İzmit Bay Bridge, parte di una progetto di infrastruttura che si estende dalla provincia attraverso la baia di Bursa. Il progetto, da completare entro il 2017, era stato portato avanti da un consorzio di imprese nazionali e dalla società italiana Astaldi.