Lercio bloccato da Facebook, anzi no

di dipocheparole

Pubblicato il 2017-09-10

Stefano Pisani, giornalista e uno degli autori di Lercio, segnala su Facebook che la pagina fan del sito di satira è stata segnalata a Facebook che l’ha (per ora) bloccata EDIT: la pagina non è stata bloccata, in calce all’articolo si spiega cosa sta succedendo. L’ironia della sorte è che la pagina è stata segnalata …

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Stefano Pisani, giornalista e uno degli autori di Lercio, segnala su Facebook che la pagina fan del sito di satira è stata segnalata a Facebook che l’ha (per ora) bloccata EDIT: la pagina non è stata bloccata, in calce all’articolo si spiega cosa sta succedendo. L’ironia della sorte è che la pagina è stata segnalata come pagina di bufale:
lercio

Lercio sta vivendo momenti difficili perché una manica di grandissimi imbesuiti ci ha segnalato come pagina di bufale e Facebook – che è deficiente per definizione – ci è cascato e ha calato la sua scure su di noi.
State vicino a Lercio, se ci avete voluto bene almeno un po’. Condivideteci, likateci e pregate per noi.

Secondo quanto scrive Pisani mentre la pagina non è aggiornata dall’8 settembre scorso il sito ha comunque aperto un’interlocuzione con Facebook che di solito porta, dopo alcune spiegazioni via mail, allo sblocco degli admin. Curiosamente, la segnalazione e il relativo blocco sono arrivati dopo la vicenda del post (bufala) sulla figlia di Burioni non vaccinata a cui avevano abboccato in molti.
EDIT: La pagina non è stata bloccata, ma come spiega lo stesso Pisani qui, ma ha visto abbassare la sua portata:

Attualmente, la nostra pagina ha visto abbassare notevolmente la sua “portata”, ossia i nostri post sono visibili, nella home, solo a uno sparuto numero di fortunati. Questo implica che post che prima totalizzavano in scioltezza migliaia di like, oggi hanno un numero di pollici che supera a stento stento il numero degli elettori di Alfano. Siamo ancora nel regno delle ipotesi (abbiamo chiesto udienza personale a Zuckerberg) ma crediamo che questa tragedia sia stata causata da un equivoco: Facebook, spinto dalle segnalazioni di una massa di str… ehm di persone che si sono confuse, ha creduto che fossimo una pagina di bufale, di fake news destabilizzanti e ha applicato a Lercio quel giro di vite che, invece, andrebbe destinato ad altre pagine malevole e intenzionalmente mistificatorie.

Leggi sull’argomento: Gli antivax che hanno creduto alla storia della figlia di Burioni non vaccinata

 

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