Il botta e risposta tra Alberico Lemme e gli psicologi sulla bulimia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-05-11

Mario Sellini, segretario generale Aupi (Associazione Unitaria Psicologi Italiani) e Presidente FormAupi (Società scientifica di Psicologia) scrive una lettera per protestare contro un articolo di Alberico Lemme pubblicato sabato scorso: L’articolo pubblicato su il Giornale lo scorso sabato, a firma di Alberico Lemme, non meriterebbe una risposta da parte della comunità scientifica degli psicologi. Ma …

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Mario Sellini, segretario generale Aupi (Associazione Unitaria Psicologi Italiani) e Presidente FormAupi (Società scientifica di Psicologia) scrive una lettera per protestare contro un articolo di Alberico Lemme pubblicato sabato scorso:

L’articolo pubblicato su il Giornale lo scorso sabato, a firma di Alberico Lemme, non meriterebbe una risposta da parte della comunità scientifica degli psicologi. Ma come per i novax una risposta va data, per amor di verità e perché i cittadini meritano di avere una corretta informazione su un tema, l’alimentazione, la quale, sempre più spesso, è alla base di patologie fisiche e psicologiche.

Per quanto riguarda gli aspetti organici, così come superficialmente citati dall’autore dell’articolo, noi crediamo sia assolutamente doveroso affidarsi alla ricerca scientifica. È compito esclusivo della ricerca scientifica dimostrare, con dati oggettivi e verificabili, se la dieta ormonale è migliore o peggiore di quella calorica. Invitiamo i lettori ad essere molto cauti perché si commette un gravissimo errore quando, a livello mediatico, si trattano vere e proprie patologie, quali l’anoressia e la bulimia, come se fosse un semplice problema di dieta.

Sia chiaro: la dieta è una cosa e deve essere trattata da esperti; la patologia (anoressia e bulimia) è ben altro. A nessuno deve essere concesso di giocare con patologie che creano sofferenza e dolore e che possono portare alla morte. Il metodo empirico non è sufficiente a dimostrare che la dieta ormonale è migliore di quella calorica. Le dimostrazioni scientifiche hanno bisogno di metodologie e dati che solo la ricerca scientifica può produrre. Anche il contraddittorio su quelle che sono vere e proprie patologie non può essere fatto in un talk show. Non si può correre il rischio di mandare un messaggio che, forse,potrebbe essere adatto a chi deve perdere qualche chilo, ed invece viene recepito come risolutivo da chi ha una vera e propria patologia.

Gli Psicologi hanno poco o nulla da dire sulle cause fisiologiche ed organiche. Siamo in un campo nel quale la ricerca scientifica non ha ancora fornito risposte certe ed attendibili. La Psicologia affronta il tema dei disturbi alimentari da due punti di vista: a) i nostri ricercatori tentano di scoprire le possibili cause e/o concause psicologiche rilevabili; b) i nostri clinici affrontano quotidianamente la sofferenza ed il dolore psicologico di chi è affetto da tali patologie. Oggi non ci sono certezze sulle cause che determinano i disturbi alimentari. Cause organiche? Psicologiche? Un mix? La ricerca scientifica ci dirà quali sono i fattori che entrano in gioco. Quello che è certo è che, siano esse cause organiche e/o psicologiche, in ognicaso, chi è affetto da tali patologie ha bisogno di assistenza e cure psicologiche.

Un esempio per comprendere: chi subisce un trauma fisico, perdita di una mano acausa di un incidente sul lavoro, avrà bisogno di assistenza e cure psicologiche perché un trauma fisico procura sempre un trauma psicologico che va adeguatamente trattato. Invitiamo Lemme a non sottovalutare leconseguenze che una comunicazione per niente scientifica su un argomento che può avere risvolti patologici talmente gravi da portare alla morte. Pertanto, come organizzazione nazionali degli psicologi italiani e in qualità di rappresentante della società scientifica degli psicologi resto a disposizione per ogni eventuale chiarimento e confronto.

La risposta di Lemme:

Il 7 maggio 2019 lo Stato italiano mi ha legittimato a svolgere legalmente la professione da me ideata del«farmacista consulente alimentare», ho creato una nuova professione. Quindi chi si rivolge al sottoscritto deve sapere che sta parlando con il«dr.Lemme farmacista consulente alimentare».Tutte le mie affermazioni in tema alimentare sono frutto della ricerca scientifica, quella più accreditata, le trovate su tutti i libri universitari di biochimica medica, nazionali e internazionali. Onore alla scienza! Purtroppo vige a tutt’oggi una profonda ignoranza sulla biochimica alimentare e anche gli psicologi non conoscono l’effetto biochimico che il cibo attiva a livello ormonale. Il mio non è un metodo empirico, è supportato da argomentazioni scientifiche.

Non si possono avanzare certe obiezioni ignorando le conoscenze acquisite in biochimica medica, farmacologica, endocrinologica,biologica e,in sintesi,in tema di metabolismo cellulare in funzione ormonale. Se voi psicologi avete poco o nulla da dire su spiegazioni fisiologiche e organiche,le forniscoio. Se volete imparare vi insegno. Io guardo i fatti. La strada che voi avete intrapreso non può essere vincente perché non corre parallelamente alla strada della biochimica alimentare. Io ottengo ben altri risultati, concreti, tangibili, in pochi mesi, semplicemente con il cibo. Siete voi che ignorate e non possedete ipotesi, io possiedo delle certezze e ve le posso spiegare scientificamente in qualsiasi momento e luogo.

Il mio metodo non fa che riequilibrare lo squilibrio ormonale che si è creato nei soggetti bulimici, con il solo uso del cibo, che voi ci crediate o no è un vostro problema, il mio è un metodo diverso da quello che conoscete. Io non contesto i metodi altrui, sono gli altri che contestano il mio senza conoscerlo, io constato che portano a scarsi risultati. Partendo dai fatti, informo che esiste un altro metodo, il mio, per risolvere il problema della bulimia. Ribadisco che sono sempre disponibile a un confronto, quando operato su un terreno scientifico e non nella più totale ignoranza della biochimica alimentare.

Leggi anche: La vera storia della dieta di Alberico Lemme

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