Legge di bilancio 2020, il fondo per salvare la prima casa e il bonus facciate

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-12-24

Bonus Facciate, aiuti per mutui in difficoltà e cancellazione del superticket nella Legge di Bilancio 2020

article-post

La legge di Bilancio 2020 prevede numerose novità per la casa. Una serie di interventi per venire incontro ai cittadini,proprietari e affittuari. Intanto per chi rischia di perdere la propria abitazione, viene istituito un fondo «salva prima casa» che permette di continuare a vivere nella propria residenza pagando una sorta di «affitto» ad una società scelta dalla banca secondo un piano di cartolarizzazione che con il tempo aiuti il debitore a finire di saldare il debito. Con il decreto fiscale collegato alla manovra invece chi si è visto pignorare la propria casa,potrà chiedere un nuovo mutuo per riscattarla e l’istituto di credito sarà obbligato a concederlo. La Tasi viene accorpata nell’Imu.

legge di bilancio 2020
La Legge di Bilancio 2020 (Il Messaggero, 24 dicembre 2019)

Novità anche per i bonus immobiliari. Spunta per la prima volta il «bonus facciate», un supersconto che arriva fino al 90% per il rifacimento delle facciate dei palazzi effettuato nel 2020. Ma dovrà riguardare solo palazzi in zona omogenea A o B, cioè aree pregiate (centri storici), tutelate e ad alta densità abitativa. Sono esclusi i nuovi complessi con bassa densità di urbanizzazione. Il bonus vale anche per gli interventi di ripulitura e tinteggiatura, ma non per infissi, cavi, grondaie e pluviali. Per l’intonaco è obbligatorio rispettare i requisiti di efficienza energetica per almeno il 10%. Confermati gli altri bonus, come l’ecobonus ma con percentuali ridotte su infissi e schermature solari, e quelli su ristrutturazioni e mobili.

manovra clausole
Le clausole dei prossimi anni (Il Messaggero, 24 dicembre 2019)

Infine, nel testo è stata inserita una misura dalla valenza fortemente simbolica, la cancellazione del cosiddetto “superticket” applicato da alcune Regioni su ricette della diagnostica e visite specialistiche, per compensare un mancato stanziamento dello Stato centrale. La quota base era di dieci euro ma a livello locale è stata a volte articolata in modo diverso o graduale.

Leggi anche: Reddito di cittadinanza, solo il 3,63% ha trovato lavoro

Potrebbe interessarti anche