Legge di Bilancio 2020: come cambia la manovra finanziaria

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-10-22

La Legge di Bilancio 2020 cambia e la manovra finanziaria del governo Conte Bis vede un allentamento dell’obbligo del POS per commercianti e artigiani, visto che la norma entrerà in vigore a luglio e prima si lavorerà al taglio delle commissioni; viene rinviato anche il taglio del tetto all’uso dei contanti da 3mila a 2mila euro

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La Legge di Bilancio 2020 cambia e la manovra finanziaria del governo Conte Bis vede un allentamento dell’obbligo del POS per commercianti e artigiani, visto che la norma entrerà in vigore a luglio e prima si lavorerà al taglio delle commissioni; viene rinviato anche il taglio del tetto all’uso dei contanti da 3mila a 2mila euro mentre si potrebbe allentare anche la stretta sulle partite IVA fino a 65mila euro. Spiega oggi il Corriere della Sera:

Secondo quanto filtra dai vertici di maggioranza di ieri sera, della stretta sui lavoratori autonomi resta solo l’abolizione della flat tax al 15% per le partite Iva con ricavi tra 65 mila e 100 mila euro. Mentre per quelle fino a 65 mila euro non si introdurrebbe più l’obbligo del regime analitico e non troverebbero più spazio neppure le norme sulla fatturazione elettronica e sui tetti alle spese per investimento.

Norme che dovevano entrare nel disegno di legge di Bilancio, con l’obiettivo di evitare che ci fossero abusi del regime fiscale agevolato e che ora verranno attenuate, assicura Luigi Di Maio (M5S). Resta invece confermata la reintroduzione del tetto di 30 mila euro di reddito oltre il quale non si potranno cumulare proventi da partita Iva beneficiando della flat tax. Evitando, per esempio, che lavoratori dipendenti con alti guadagni possano pagare solo il 15% su eventuali introiti da collaborazioni.

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Legge di bilancio 2020, come cambia (Corriere della Sera, 22 ottobre 2019)

Viene rinviato al primo luglio dell’anno prossimo anche l’abbassamento da 3 mila a 2 mila euro del tetto per la transazioni in contanti. Di conseguenza, anche ai fini del cash back, il cosiddetto bonus befana 2021, si conteggerà da luglio e non da gennaio. Sempre al primo luglio viene fatta slittare anche l’entrata in vigore delle sanzioni per i commercianti che si rifiutano di avere il Pos, il terminale per i pagamenti con carte di credito e bancomat. La «multa» prevede una quota fissa di 30 euro, accompagnata da una sanzione pari al 4% dell’acquisto che il cliente è stato «costretto» a fare in contanti.

Leggi anche: La fregatura della multa al negoziante che non fa pagare con il bancomat

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