Adesso la Lega chiede di sospendere le accise sul carburante dopo aver promesso per anni di abolirle

di Massimiliano Cassano

Pubblicato il 2022-03-09

Il capogruppo dei senatori della Lega Massimiliano Romeo ha chiesto al governo la sospensione dell’”esigibilità delle accise sul carburante”, il cavallo di battaglia – mai attuato – di Matteo Salvini in campagna elettorale

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“Proponiamo al Governo di sospendere temporaneamente l’esigibilità delle accise sul carburante, portando i prezzi medi a livelli comparabili con quelli dell’ultimo trimestre 2019”. Il capogruppo dei senatori della Lega Massimiliano Romeo, insieme al responsabile dipartimento Energia del partito Paolo Arrigoni, lancia nuovamente il cavallo di battaglia del Carroccio, parlando di “un’iniziativa concreta della Lega che guarda alla tenuta del sistema del nostro Paese in un periodo di profonda crisi e instabilità internazionale”, viste le cifre record raggiunte in questi giorni post-guerra da benzina, diesel, metano e gpl.

Adesso la Lega chiede di sospendere le accise sul carburante

“Si tratta – spiega Romeo in una nota – di una proposta che riteniamo di buonsenso, soprattutto alla luce del fatto che gli aumenti di questo periodo stanno portando incassi maggiori per lo Stato. Famiglie e imprese italiane sono vittime di aumenti spropositati dell’energia che rischiano di annichilire il nostro tessuto economico, per questo pensiamo sia doveroso e urgente intervenire su questo fronte. Chiederemo la calendarizzazione di questa mozione al primo momento utile, gli italiani non possono aspettare”. Ci sarebbe da spiegare agli “italiani” che proprio Matteo Salvini in campagna elettorale aveva affermato come “al primo consiglio dei Ministri” avrebbe messo sul tavolo l’argomento, denominato anche “eliminazione delle componenti anacronistiche delle accise sulla benzina” e presente al punto 11 (‘Fisco: Flat Tax e Semplificazione’) dell’allora Contratto di Governo che regolava i rapporti nel Conte I.

È davvero possibile abolire le accise sul carburante?

L’accisa sul carburante – imposta indiretta che in Italia si applica a beni come tabacco, alcolici, carbone o gas – garantisce alle casse dello Stato quasi 30 miliardi di euro l’anno. Una somma alla quale il governo farebbe fatica a rinunciare, anche se l’abolizione del tributo sarebbe tecnicamente possibile con una semplice legge. La sua applicazione, però, dipende dalla presenza o meno della Lega al governo: se non c’è è un’urgenza, se c’è ce ne si dimentica.

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