Politica
La Lega dice che in Parlamento farà le “barricate” per non far passare la legge sulla cannabis
Massimiliano Cassano 05/07/2022
I parlamentari della Lega faranno di tutto per non far approvare il disegno di legge che depenalizza la cannabis, definito da Matteo Salvini “una provocazione della sinistra”
Sul tema della cannabis la Lega in aula è pronta alle “barricate”: è la minaccia dei parlamentari del Carroccio, che si dicono pronti a perseguire la linea della “tolleranza zero” sbandierata da Matteo Salvini nel caso in cui un pezzo di maggioranza spingesse per far approvare la legge sulla depenalizzazione del possesso di marijuana. Il disegno di legge, a prima firma Giuseppe Brescia (M5S) prevede la coltivazione di 4 piantine e la riduzione della pena detentiva da 4 a 2 anni e 2 mesi in caso di spaccio di lieve entità.
La Lega dice che in Parlamento farà le “barricate” per non far passare la legge sulla cannabis
Appena pochi giorni fa il deputato Mario Lolini, coordinatore della Lega in Toscana, aveva annunciato che i suoi colleghi avrebbero fatto “le barricate contro la legalizzazione delle droghe e la cittadinanza italiana agli immigrati”, inserendo nel calderone dei temi sui quali il partito è disposto a far saltare il banco anche lo Ius Scholae. La linea è quella dettata dal segretario Salvini, che parla di “provocazione gravissima e inaccettabile” da parte della sinistra. Il capogruppo leghista al Senato, Massimiliano Romeo, ha precisato: “Siamo responsabili sì, ma non siamo fessi”. Da Palazzo Chigi Draghi si smarca da ogni potestà sul provvedimento parlando di “iniziativa delle camere”.
Magi: “Arriverebbero miliardi nelle casse dello Stato”
Riccardo Magi, presidente di +Europa e tra i più accesi sostenitori del referendum sulla cannabis poi bocciato dalla Corte Costituzionale, fa notare un aspetto che Salvini tiene volutamente fuori dal dibattito: “Peccato che dalla legalizzazione (quella vera) della Cannabis, quella a cui sta lavorando il governo tedesco, arriverebbero miliardi di euro nelle casse dello Stato che potrebbero essere usati proprio per dare una mano a quelle famiglie, creare nuovi posti di lavoro e nuove opportunità di impresa soprattutto per i giovani. Quando tutto diventa propaganda nulla è più politica. E il Dj Salvini è l’esempio perfetto”.