Politica
La simpatia della Lega per gli abusi edilizi
neXtQuotidiano 20/06/2018
L’inflessibilità ostentata sulla casa abbattuta ieri contraddice l’elasticità nel sanare (e ampliare) milioni di altri edifici
Sergio Rizzo su Repubblica di oggi racconta la simpatia della Lega per gli abusi edilizi, dopo il caso di Carmagnola dove Salvini si è vantato dell’abbattimento di una casa abusiva di proprietà di una famiglia di etnia sinti.
Diranno che la Lega è sempre stata contraria agli abusi edilizi. Vero, a parole. Già nel 1994 Giancarlo Giorgetti, ora sottosegretario alla presidenza del Consiglio, affermava la contrarietà della Lega Nord (allora nel marchio di fabbrica c’era ancora il Nord e l’obiettivo era la secessione) a ogni condono “edilizio e fiscale”. Con la sola dichiarazione di non belligeranza nei confronti della sanatoria edilizia “per necessità”. Definizione di sublime ipocrisia, che certifica l’esistenza del bisogno impellente di compiere un abuso. La stessa tesi fu ripetuta nel 2003 dal medesimo Giorgetti.
Ma poi il Carroccio avrebbe sempre votato i condoni edilizi e fiscali dei governi di cui faceva parte. L’ha ricordato tre anni fa il gruppo del Movimento 5 stelle al Senato con una nota ufficiale, quando ancora grillini e leghisti se le dicevano di santa ragione, elencando lì dentro la lista sterminata delle sanatorie spalleggiate dalla Lega. Senza troppe remore morali, a giudicare da quello che succedeva in periferia.
Piccoli condoni, come quello dei locali interrati nella Lombardia a trazione leghista. E piccoli trucchi per occupare più suolo possibile, tipo le norme con cui il Veneto di Luca Zaia recepì il famigerato piano casa dell’ultimo governo di Silvio Berlusconi: consentendo di aumentare la cubatura della propria abitazione del 20 per cento previsto da quell’assurda legge nazionale, ma in più con l’autorizzazione a spostare quel 20 per cento entro un raggio di 200 metri dalla casa. Per farsi, guarda un po’, la dépendance.
Un bel sistema per legalizzare costruzioni che sarebbero da qualificare semplicemente come abusive. Quanto alle demolizioni, non si ricordano offensive particolarmente violente verso le costruzioni abusive che dilagano in Italia negli anni in cui la Lega ex Nord aveva occupato con Roberto Maroni la fatidica poltrona di ministro dell’Interno. Nemmeno quelle dei campi nomadi.