Le nomine del Monte dei Paschi di Siena

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-03-11

Il nome più gettonato è Gianni Franco Papa, 63 anni, ha lasciato nel 2019 Unicredit da dg dopo 39 anni. L’altro nome papabile è Innocenzi, anch’egli — come Papa — un ex Unicredit

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Il Corriere della Sera oggi si occupa delle nomine al Monte dei Paschi di Siena. Fabrizio Massaro segnala che Selvetti è in pole position ma spunta anche Papa:

Nel mezzo della crisi del Coronavirus la partita delle nomine non si ferma. Alla vigilia dalla presentazione, giovedì, della lista per il board di Mps da votare all’assemblea del 6 aprile, il quadro non è ancora chiaro su chi guiderà la banca dopo Marco Morelli. Il candidato inpole position resta Mauro Selvetti, l’ex ceo del Creval, che sarebbe sostenuto da un accordo tra M5S e Pd. Dal lato Tesoro— azionista diretto della banca con il 68% — sarebbero vagliate però altre ipotesi, come quella di Gianni Franco Papa, ex dg di Unicredit, e di Fabio Innocenzi, già commissario straordinario di Carige.

Ma è comparsa anche l’ipotesi interna della promozione dell’attuale cfo, Andrea Rovellini. Per la presidenza, dovrebbe essere riconfermata la presidente Stefania Bariatti per garantire una continuità anche nei confronti della Bce. In alternativa si fa il nome di Francesca Bettio, economista dell’università di Siena. Sarebbe invece in frenata l’ipotesi di Alberto Minali, ex ceo di Cattolica. Sarà fondamentale per Mps il rapporto con gli investitori.

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Le risorse per la ricapitalizzazione del Monte dei Paschi di Siena (Corriere della Sera, 28 dicembre 2016)

Rovellini ha il vantaggio di essere già in sella. Selvetti, 59 anni, da ceo di Creval (in cui ha vissuto l’intera carriera) nel 2018 ha portato a termine l’aumento da 700 milioni (sei volte la banca) tutto presso investitori istituzionali. Gianni Franco Papa, 63 anni, ha lasciato nel 2019 Unicredit da dg dopo 39 anni.

L’altro nome papabile è Innocenzi, anch’egli — come Papa — un ex Unicredit della nidiata cresciuta con Alessandro Profumo, insieme con Marina Natale, la numero uno della bad bank pubblica Amco, che all’inizio era stata anch’essa data in corsa. Ora Natale sarà la controparte del ceo di Mps nella trattativa per la cessione degli npl, se arriverà il via libera, atteso da mesi, della DgComp. Sempre che Bruxelles non imponga la sua via preferita per evitare aiuti di Stato: un’asta, che complicherebbe ulteriormente il quadro.

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