Opinioni
Le Iene e le firme false a 5 Stelle per le elezioni a Palermo nel 2012
neXtQuotidiano 02/10/2016
Le Iene stasera parlano del caso dell firme false a 5 Stelle per la città di Palermo in occasione delle elezioni del 2012. Il servizio di Filippo Roma punta il dito su una parlamentare di zona, Claudia Mannino, e una collaboratrice oltre che sul M5S regionale. Le irregolarità segnalate riguardano la raccolta di firme a sostegno […]
Le Iene stasera parlano del caso dell firme false a 5 Stelle per la città di Palermo in occasione delle elezioni del 2012. Il servizio di Filippo Roma punta il dito su una parlamentare di zona, Claudia Mannino, e una collaboratrice oltre che sul M5S regionale. Le irregolarità segnalate riguardano la raccolta di firme a sostegno della lista M5S, cioè le firme dei cittadini sostenitori che un partito deve raccogliere e fare autenticare da un pubblico ufficiale affinché le sue candidature siano valide. Nel 2013 la Digos indagò ma poi fu tutto archiviato. Le Iene ritornano sulla vicenda con una serie di documenti che definiscono inediti e che raccontano le irregolarità nella raccolta delle firme.
Tutto parte da una denuncia anonima arrivata in redazione. L’anonimo che ha segnalato la storia ha inviato la documentazione alla procura della Repubblica di Palermo e a Luigi Di Maio, responsabile enti locali dei 5 Stelle. fogli, ben cinque con decine e decine di firme, però, nella parte dedicata all’autenticazione non sono compilati, cioè senza timbro né firma del pubblico ufficiale che avrebbe dovuto provvedere all’autenticazione. Perché questi moduli non sono stati consegnati e a quattro anni di distanza circolano ancora? Parla poi Vincenzo Pintagro, all’epoca delle indagini candidato e tra le persone sentite dalla polizia perché informate dei fatti.
Ancor prima di raccogliere tutte queste testimonianze e prima che Sant’Anna facesse richiesta per accedere agli atti depositati dal M5S, la Iena era andata a chiedere a una consigliera comunale di Palermo, Antonella Monastra, di richiedere un accesso agli atti per poter controllare le firme depositate dai 5 Stelle. A due mesi dalla richiesta, il consigliere ha ottenuto il permesso di avere copia delle firme depositate dai 5 Stelle nel 2012. Ora, in accordo con il consigliere, sarà possibile far fare una perizia calligrafica a un esperto grafologo per confrontare i moduli presentati con quelli che ricevuti dalle Iene. L’anteprima del servizio delle Iene postata sulla loro pagina Facebook:
Nell’intervista Pintagro racconta di essere uno degli attivisti più anziani e parla di un’irregolarità palese: «Io ho trovato due persone che stavano ricopiando 2000 firme» a causa dell’errore formale nella compilazione del modulo, che vedeva un errore nel luogo di nascita di uno dei candidati. Per paura di essere esclusi hanno ricopiato le firme, secondo quanto racconta il testimone che dice di aver visto con i suoi occhi le persone che falsificavano le firme: una parlamentare (Claudia Mannino) e una collaboratrice del M5S all’Assemblea Regionale Siciliana (Samantha Busacchi). L’errore riguarda l’allora candidato Giuseppe Ippolito, che secondo i fogli inviati alle Iene è nato a Palermo il 19 agosto 1987 mentre in realtà il suo luogo di nascita è Corleone. La Busalacchi, sentita dalle Iene, risponde: «Onestamente degli attivisti ci hanno pure denunciato per questa storia. Ma è nata e morta lì perché non era vero. Però sono stati gli attivisti che ci hanno un po’ marciato contro, si fa di tutto quando non ti stanno bene i nemici che hai di fronte». La Busalacchi nel servizio prima dice che vedrebbe volentieri Pintagro, poi però dice che ha cambiato idea e che non ha voglia di vederlo. Francesco Vicari è invece uno degli attivisti che ha fatto la denuncia alla Digos così come Fabio D’Anna che però non è stato sentito dalla polizia: entrambi confermano la storia. La Mannino, intercettata da Roma durante la festa di Palermo, non vuole parlare della vicenda. Filippo Roma prova quindi a intervistare l’onorevole Riccardo Nuti, candidato a sindaco ai tempi delle presunte firme false, cercandolo nella zona aperta al pubblico della festa nazionale, ma senza riuscire a intercettarlo.