Saldatori, ingegneri, elettrotecnici: i lavoratori che non si trovano in Italia

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-07-11

Le figure “high skill” sono difficili da reperire prevalentemente a causa del ristretto numero di candidati, mentre le professioni tecniche e specialistiche di media qualificazione sono difficili da coprire principalmente perché le imprese non giudicano all’altezza il livello di preparazione di coloro che si fanno avant

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Saldatori, ingegneri elettrotecnici e analisti informatici sono solo alcune delle figure che oggi risultano difficilmente reperibili in Italia. Il Messaggero oggi riepiloga in un’infografica le qualifiche più difficili da reperire sul mercato del lavoro:

Un gap che nel 2018, secondo l’ultimo Rapporto Excelsior di Unioncamere, ha affossato oltre il 26 per cento degli oltre 4,5 milioni di contratti di lavoro che le imprese erano pronte a stipulare. Nel 2017 la quota delle figure di difficile reperimento si era attestata invece attorno al 21 per cento. Dunque in Italia oggi un’
offerta di lavoro ogni quattro non trova candidati adeguati.

Ingegneri elettrotecnici, tecnici elettronici,agenti assicurativi e immobiliari, analisti, progettisti di software, installatori, manutentori, riparatori di apparecchiature informatiche e specialisti di saldatura elettrica: sono queste alcune delle principali figure professionali di difficile reperimento in Italia, stando a quanto emerge  dal Rapporto Excelsior 2018 di Unioncamere. In alcuni casi la colpa è del sistema formativo che non fornisce le competenze tecniche necessarie, altre volte invece la difficoltà di reperimento dipende più dalla scarsità che dall’inadeguatezza dei candidati

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Le figure professionali più richieste in Italia (Il Messaggero, 11 luglio 2019)

Le figure “high skill” sono difficili da reperire prevalentemente a causa del ristretto numero di candidati, mentre le professioni tecniche e specialistiche di media qualificazione sono difficili da coprire principalmente perché le imprese non giudicano all’altezza il livello di preparazione di coloro che si fanno avanti. La quota delle figure di difficile reperimento sfiora il 38 per cento nell’ambito della ricerca di professioni tecniche per il settore industriale (600 mila le entrate programmate nel 2018). Nell’ambito dei servizi, dove le entrate programmate ammontavano nel 2018 a 1,2 milioni, il gap tra offerta e domanda ha riguardato il 22 per cento dei posti di lavoro disponibili lo scorso anno: agenti assicurativi, tecnici programmatori e agenti immobiliari sono praticamente introvabili. Sempre nel 2018 le aziende avevano programmato di assumere 697 mila operai specializzati, ovvero 250mila in più rispetto a quelli che erano effettivamente disponibili sul mercato.

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