«Lasciare l'euro? Si può fare»

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2015-01-07

L’intervista a Claudio Borghi sulla Stampa

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Sulla Stampa di oggi Marco Zatterin intervista Claudio Borghi, responsabile economico della Lega Nord, il quale spiega perché secondo lui ad Atene converrebbe lasciare l’euro:

Quindi ad Atene non conviene abbandonare la moneta unica?
«È comprensibile che vogliano restare: uscendo, il loro debito non sarebbe più coperto.La moneta verrebbe svalutata e, vista l’esiguità dell’export, avrebbero grossi problemi».
Visto dalla Grecia,dunque, l’euro le piace di più?
«Assolutamente no. In questo momento Atene è un cane al guinzaglio. Fossi in loro, sarei disposto ad avere svantaggi e a correre qualche rischio pur di riavere la libertà. Magari chiederei un aiuto, una sorta di Piano Marshall per mettermi in piedi da solo».
Ma l’uscita di Atene dall’euro che effetti avrebbe su di noi?
«Sarebbe sicuramente un vantaggio. Un Paese in meno da mantenere. Vero, ci rimetteremmo i soldi prestati. Ma non dovremmo darne altri».
Tornando alla lira, non correremmo gli stessi rischi della Grecia?
«Sbagliato. Noi non riceviamo nulla dall’Ue, anzi. Solo svantaggi: disoccupazione, mancanza di sovranità… E se domani la Bce ci dicesse che non può più garantire il nostro debito? Via subito dall’euro».
Ma gli effetti sull’economia?
«Non siamo la Russia, che esportando soprattutto petrolio- quotato in dollari – non ha benefici dalla svalutazione del rublo. Anche se cala il prezzo del greggio al barile, per Mosca non c’è un aumento dell’export. Da noi sarebbe diverso: con una svalutazione della nostra moneta, per il tipo di export, saremmo più competitivi. Quando per un tedesco una Ferrari inizierà a costare come una Bmw, voglio vedere cosa sceglierà…».

Leggi sull’argomento: La lettera di Alexis Tsipras al Corriere della Sera

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