Luciana Lamorgese: “Sui decreti Sicurezza nessuna modifica all’ordine del giorno”

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-03-13

Qualche giorno fa Matteo Salvini è stato al Viminale e ha avuto un colloquio con il ministro Luciana Lamorgese a proposito di immigrazione. Oggi la ministra dell’Interno spiega che non verranno modificati i decreti Sicurezza smontati dal governo giallorosso

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Qualche giorno fa Matteo Salvini è stato al Viminale e ha avuto un colloquio con la ministra Luciana Lamorgese a proposito di immigrazione. In serata il segretario della Lega, ai microfoni di Radio Radio, aveva fatto sapere di essere stato presso la sede del ministero dell’Interno, spiegando “di essere uscito ora dal Viminale, dove ho avuto una serie di incontri”. Oggi Luciana Lamorgese in un’intervista a La Stampa conferma che sui decreti Salvini, chiamati anche decreti Sicurezza, non è prevista alcuna modifica. E il sottosegretario della Lega Molteni ne “conviene”:

Lei si trova anche a convivere con un sottosegretario della Lega, Nicola Molteni, che era stato molto polemico con le sue scelte. Come vanno le cose al ministero?
«Il clima mi sembra positivo. Il confronto deve essere continuo anche perché nel governo c’è davvero bisogno del contributo di tutte le forze della maggioranza».

Molteni, però, si era molto speso nella redazione dei decreti Salvini, che poi avete smontato. Ne avete parlato?
«Sì, convenendo che eventuali modifiche non sono all’ordine del giorno. L’anno scorso,i decreti immigrazione erano stati corretti partendo dalleosservazioni della presidenza della Repubblica e tenendo conto del lavoro di raccordo, svolto qui al Viminale, tra le proposte avanzate dalle forze della maggioranza dell’epoca».

Sull’immigrazione si nota in effetti un notevole raffreddamento dei toni. Miracolo del nuovo assetto politico, oppure tregua passeggera?
«È positivo che tutti i partiti della maggioranza mostrino di comprendere fino in fondo le difficoltà politiche ed operative che presentano operazioni, solo apparentemente semplici, come le ricollocazioni in Europa dei richiedenti asilo e i rimpatri di chi non ha diritto alla protezione internazionale. Ora, mi sembra che anche chi in passato ha attaccato il Viminale, talvolta con eccessi inaccettabili, si sia convinto della necessità di remare nella stessa direzione per spuntare un buon accordo con l’Europa».

Per quanto riguarda i flussi migratori Lamorgese ha affermato che “la crisi economica dovuta dalla pandemia rende il fenomeno migratorio ancora più difficile da gestire anche perché sono in aumento, soprattutto dalla Tunisia, gli sbarchi autonomi che possono essere fermati solo in partenza. L’Italia sta facendo il massimo sforzo anche sollecitando l’Europa per l’avvio di nuove forme di partenariato con iniziative tese allo sviluppo e azioni finalizzate al contrasto alle organizzazioni criminali che lucrano sulla tratta di esseri umani. Purtroppo si ripetono – ha proseguito Lamorgese – naufragi in mare con la perdita di molte vite umane: si tratta di tragedie inaccetabili per l’Italia, che ha sempre avuto tra le sue priorità la difesa dei diritti dell’uomo, primo tra tutto il diritto alla vita. In questo contesto vanno considerate, come elemento di difficoltà, le condizioni di instabilità dei governi di alcuni Paesi di origine e di transito dei flussi migratori”. E pensare che pochi giorni fa  il segretario della Lega, ospite di ‘Non stop news’ su Rtl 102.5 spiegava: “Sull’immigrazione occorrerà tornare a un controllo sereno, legittimo, dovuto e doveroso dei nostri confini di chi entra e di chi esce”. Come si vociferava qualche tempo fa pare proprio che sull’immigrazione Lamorgese non abbia proprio intenzione di cambiare rotta.

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