La strana storia della donna aggredita da due “sardine” durante il comizio di Salvini ad Ancona

di Giovanni Drogo

Pubblicato il 2019-12-24

Una consigliera regionale della Lega denuncia il clima d’odio che si respira nelle Marche raccontando che una donna che ieri era in piazza ad ascoltare Salvini è stata aggredita. Le sardine marchigiane smentiscono ma spunta il referto del Pronto Soccorso, che però al momento dimostra solo che nella serata di ieri una persona è stata medicata per una piccola escoriazione al collo

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«Questa mattina, durante la visita del segretario federale Matteo Salvini, una nostra sostenitrice è stata aggredita da due “pacifiche sardine“», a scriverlo su Facebook alle 18:39 è la consigliera regionale della Lega Marzia Malaigia, che era in piazza ad ascoltare il comizio di Salvini in Ancona. Nel post la consigliera Malaigia non scrive di aver assistito alla scena ma riferisce, con un virgolettato, le parole che sarebbero state pronunciate dalle “pacifiche sardine”.

La donna aggredita da due “sardine di mezz’età”

Secondo il racconto della consigliera leghista i due presunti aggressori «hanno  dapprima inveito per provocare, poi, non ottenendo reazioni, hanno dato un calcio e colpito in viso la sig.ra N. Z. di Recanati, gridandole “Fai vedere che faccia da c… hai!”». La giovane donna si è quindi recata al Pronto Soccorso dove è stata visitata e “si sta riprendendo”. Non si sa dove sia avvenuta l’aggressione, se in piazza durante il comizio, se nella piazza dove stavano manifestando le sardine o altrove in giro per la città.

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La storia non sembra essere completamente inventata. Il sito YouTVRS ha pubblicato la foto del referto medico della donna aggredita. L’accesso al Pronto Soccorso (con codice verde) è delle 18:26 e nel documento si legge che l’aggressione sarebbe avvenuta in Piazza del Papa alle ore 12, all’incirca l’orario in cui il capo della Lega ha preso parola sul palco, quattro ore prima della visita al Pronto Soccorso. Dire che le “sardine” hanno mandato una donna all’ospedale è forse eccessivo, ma il referto parla chiaro. La paziente riferisce che «mentre assisteva a una manifestazione pubblica veniva aggredita da persone non note». Dal punto di vista medico fortunatamente non si tratta di nulla di grave, la paziente viene dimessa dopo pochi minuti dopo che il personale sanitario aveva riscontrato “una piccola escoriazione del collo“.

La smentita delle Sardine delle Marche

YouTVRS aggiunge altri particolari: gli aggressori sarebbero un uomo e una donna di mezza età, forse marito e moglie, che prima di colpirla l’hanno provocata dichiarandosi appartenenti al movimento delle sardine. Dopo essere stata al Pronto Soccorso la donna si è recata dai Carabinieri per sporgere denuncia. Al momento gli aggressori non sono stati identificati. Nel frattempo le Sardine delle Marche  hanno pubblicato  un comunicato stampa nel quale Giorgio Mattiuzzo (amministratore del gruppo Facebook 6000 Sardine Marche) riferisce di essersi «messo in contatto con la Questura di Ancona e possiamo smentire categoricamente che l’aggressione sia avvenuta da persone riferibili alle Sardine».

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Ma se la denuncia è stata presentata ai Carabinieri la Questura potrebbe non esserne a conoscenza. Inoltre non essendoci alcuna modalità di affiliazione formale alle “Sardine” nemmeno chi amministra i gruppi Facebook può avere la certezza che qualcuno che si considera una “sardina” non abbia effettivamente aggredito la persona in questione. Così come può essere vero il contrario: chiunque può dire di essere “delle sardine” e agire in loro nome. Difficile però sostenere la tesi della responsabilità “morale” delle Sardine che alimentano un clima d’odio nei confronti dei leghisti che può sfociare anche in episodi come questi. Per il semplice fatto che le Sardine sono (tra le poche cose di cui sono certi di essere) un movimento pacifico e non violento.

Gli insulti razzisti alla ragazza spagnola di origine dominicana

Ma questa aggressione non è l’unico episodio di ieri. Nella piazza dove era in corso il comizio della Lega la fidanzata del giocatore della squadra di calcio a 5 di Manfredonia Andrea Ganzetti è stata vittima di insulti di stampo razzista. A raccontare la vicenda è lo stesso Ganzetti in un post su Facebook: «siamo stati prima accusati da uno sconosciuto di essere “sporchi comunisti che danneggiano l’immagine della gente per bene” per qualche foto scattata in maniera simpatica come spesso io e lei facciamo; poi, non contento, abbiamo incrociato lo stesso soggetto per il Corso e si è fermato ad insultare Jenny con appellativi del tipo “brutta scimmia e negra di merda, torna in Africa, troia del cazzo“». marzia malaigia lega salvini ancona sardina aggressione - 2Vittima degli insulti la fidanzata di Ganzetti, che è originaria della Repubblica Dominica ma ha la cittadinanza spagnola (vive da 15 anni a Barcellona) e quindi è una cittadina europea. Non che gli insulti sarebbero stati giustificati se la donna fosse stata extracomunitaria o altro. Perché tanto chi li fa – come tutti i razzisti – non va a controllare il passaporto o la carta d’identità: si limita al colore della pelle.

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