Opinioni
La radiazione per i medici che sconsigliano i vaccini
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2016-07-20
I medici che sconsigliano i vaccini infrangono il codice deontologico, e vanno incontro a procedimenti disciplinari che possono arrivare alla radiazione. Lo ha affermato la Federazione degli Ordini dei Medici (Fnomceo) presentando un documento sul tema. “Noi siamo pronti a fare la nostra parte – ha spiegato il segretario Luigi Conte -, sono già in […]
I medici che sconsigliano i vaccini infrangono il codice deontologico, e vanno incontro a procedimenti disciplinari che possono arrivare alla radiazione. Lo ha affermato la Federazione degli Ordini dei Medici (Fnomceo) presentando un documento sul tema. “Noi siamo pronti a fare la nostra parte – ha spiegato il segretario Luigi Conte -, sono già in corso e sono stati fatti procedimenti disciplinari per medici che sconsigliano i vaccini. Si puó arrivare anche alla radiazione”.
La presa di posizione della Fnomceo contro il crescente fronte degli ‘antivax’ punta a coinvolgere non solo tutti i medici, ma i decisori pubblici, le istituzioni, i legislatori, i magistrati, i ricercatori, i comunicatori e, soprattutto, i pazienti e i cittadini tutti. La Federazione propone di intensificare la campagna per l’adesione del personale sanitario alla vaccinazione, intensificare le campagne per valorizzare il ruolo del medico nella promozione delle vaccinazioni, riconfermare l’obbligo dei medici di collaborare all’attuazione dei provvedimenti di sanità pubblica, migliorare la comunicazione in campo vaccinale nei confronti dei cittadini-utenti per favorire la partecipazione attiva e consapevole della popolazione ai programmi vaccinali, garantire l’omogeneità delle campagne vaccinali a livello nazionale. E ancora, elenca il documento:
– Dare il massimo impulso alla vaccinazione nei primi mesi di vita per prevenire patologie potenzialmente gravissime e assicurare un efficiente sistema di avviso e di richiamo degli appuntamenti vaccinali per diminuire i casi di incompleta vaccinazione;
– Sostenere tutte le normative regionali e nazionali tendenti a riaffermare la necessità della vaccinazione, attraverso provvedimenti che accertino validamente il dissenso dei genitori, l’assunzione di responsabilità rispetto ai rischi dei figli, la impossibilità dei figli a frequentare la scuola durante i periodi epidemici, la non iscrivibilità all’asilo nido, ed eventualmente l’assicurazione contro danni da mancata vaccinazione;
– Chiamare, al raggiungimento della maggiore età, i soggetti non vaccinati per illustrare la loro situazione immunitaria e raccogliere il loro orientamento decisionale;
– Sollecitare lo Stato e le aziende produttrici di vaccini a dare il massimo supporto alla ricerca;
– Sollecitare il Governo all’adozione di provvedimenti sulla estensione delle vaccinazioni a chiunque sia presente sul territorio nazionale e sulla predisposizione di linee guida per le campagne vaccinali attraverso i mass media;
– Favorire il superamento dell’evidente disallineamento tra scienza e diritto, auspicando che i magistrati intervengano in tema di salute recependo nelle loro sentenze la metodologia della evidenza scientifica;
– Sollecitare, di fronte al possibile ripetersi di sentenze che stabiliscono per giurisprudenza la correlazione tra vaccini e autismo fondate su singole attestazioni mediche, il ministero della Salute e le autorità competenti a presentarsi in giudizio in collaborazione con il pubblico ministero e a impugnare tali provvedimenti con effetto immediato fin dal primo grado di giudizio;
– Favorire un’alleanza con i cittadini e i decisori pubblici per gestire correttamente il sovraccarico di informazioni fuorvianti, distorte o illusorie o in mala fede presenti su internet e di preparare consiglieri scientifici dei politici e dei mass media tali da riportare il dibattito nei limiti della correttezza metodologica;
– Formare ricercatori e medici alla divulgazione scientifica, onde migliorare le basi cognitive con cui i cittadini affrontano le notizie scientifiche;
– Uniformare gli standard delle strutture pubbliche per la somministrazione vaccinale e di fornire periodiche valutazioni epidemiologiche inerenti le malattie prevenibili mediante vaccinazione.