Fact checking
La profezia di Gheddafi, il dittatore buono che voleva salvarci dall'ISIS
Giovanni Drogo 17/02/2015
Gheddafi poteva salvarci dall’ISIS ma il Mossad gliel’ha impedito e così siamo ormai sull’orlo dell’ennesima terza guerra mondiale (come dice Piero Pelù)
La comunità internazionale non ha ancora deciso se andare alla guerra contro l’ISIS in Libia che già le pagine dellaggente e i siti complottisti hanno iniziato a suonare la carica per radunare le truppe per una guerra d’opinione contro le milizie del Califfo al-Baghdadi, Matteo Renzi, gli USA, il NWO e ovviamente Israele. Perché siamo un popolo di navigatori (ma non sui barconi), commentatori (del Fatto Quotidiano) e fini analisti politici in grado di risolvere una crisi politica internazionale con un click. Ed ora che i vari Nostradamus dell’Internet possono finalmente tornare a parlare di terza guerra mondiale chi le ferma più le masse inquiete che si agitano nella Rete?
LA NOSTALGIA PER IL COLONNELLO
Chissà perché ma a nessuno piace vivere sotto dittatura, però sull’Internet prima o poi tutti rimpiangono la prematura dipartita di dittatore. Ci deve essere qualcosa di perverso quindi nei nostalgici del Duce e in quelli di Gheddafi. I primi ricordano un tempo che non hanno vissuto dicendo spesso cose come “sarebbe meglio vivere sotto uno come Mussolini che sotto la dittatura di Renzi” evidenziando una bella confusione mentale. I secondi invece rimpiangono un dittatore che (per loro fortuna) opprimeva altri. Probabilmente i libici erano più meritevoli di vivere sotto una dittatura, noi italiani oramai abbiamo rovinato la piazza per leader del genere e nessuno verrebbe più a dominarci col pugno di ferro (a parte Renzi o Monti o la Merkel, naturalmente). L’eventualità di un intervento internazionale in Libia quindi ha prevedibilmente riacceso gli animi di tutti coloro che amavano Gheddafi dall’Italia. È il momento adatto per rispolverare le “profezie di Gheddafi”, si dice infatti che un uomo verso la fine della sua vita riceva in dono la chiaroveggenza, e Gheddafi in quanto dittatore illuminato non è stato certo da meno.
E se cercate sull’Internets “la profezia di Gheddafi” vi appariranno decine di articoli che vi raccontano come prima di essere deposto dall’intervento militare guidato dai francesi, Gheddafi nel 2011 avesse minacciato (non profetizzato) che senza di lui a fare da scudo la Libia sarebbe diventata un terreno fertile per la germinazione del fondamentalismo islamico e rampa di lancio per un’eventuale invasione jihadista dell’Europa. Ed è vero, se l’Occidente non avesse favorito la sua deposizione probabilmente il Khal Gheddafi avrebbe potuto tenere unite le tribù libiche. È anche vero che Gheddafi era vecchio e che prima o poi si sarebbe posta la questione della sua successione, perché nemmeno i dittatori vivono in eterno e non sempre i figli sono all’altezza dei padri. Però bisogno anche ricordare che anche il Colonnello usava i disperati che attraversano il Mediterraneo partendo dalle coste libiche come arma per ricattare l’Europa (forse qualcuno si ricorderà dell’accordo di cooperazione per fermare le ondate di profughi) e che questi profughi la cui sorte ci appassiona e commuove venivano tenuti rinchiusi nel carcere di Misurata e in altri centri di detenzione libici nel deserto. E quando venivano respinti finivano nel campo di Shousha, nel deserto tunisino a pochi km dal confine con la Libia. L’internet però preferisce ricorda Gheddafi, il grande dittatore che tutti avrebbero voluto (ma, chi sa perché tutti hanno preferito restasse in Libia invece che candidarlo al Parlamento italiano):
L’Uomo che rese la Libia un paradiso (per sé e i suoi figli):
Insomma l’unico vero erede di Mussolini poi il fatto che i libici non abbiano grandi simpatie per gli italiani dopo quello che il nostro dittatore ha fatto loro è un altro paio di maniche.
E se siete preoccupati dei missili SCUD che l’ISIS minaccia di lanciare sull’Italia allora ricordatevi che quei missili vengono dall’arsenale militare libico.
SIAMO PRONTI PER LA GUERRA?
La domanda però ora è se l’Italia è pronta per la guerra, ne abbiamo scritto ieri su Next e ne ha parlato anche il Sole24Ore. Il Governo, si sa, non ha ancora deciso che posizione prendere ma quelli della pagina Facebook Dimissioni e tutti a casa hanno scelto di spiegarci con un fotomontaggio perché l’Italia non è in grado di andare a fare la guerra in Libia:
I commentatori però non sanno bene se la colpa è del fatto che siamo ridicoli o della solita politica che ci vuole tutti pacifinti (come spiega uno dei siti escrementizi più in voga al momento).
Qualcuno però ha notato un particolare inquietante sul quale varrebbe la pena di indagare:
USA + ISRAELE = ISIS
Potevano mancare quelli che dicono che l’ISIS in realtà è in qualche modo legata alle potenti lobby ebraiche e a Israele? Ovviamente no, eccoli qui:
A spiegarci la connessione tra ISIS, USA e Israele sono in molti. I migliori e i più originali sono senza dubbio quelli di ISIS: il califfato degli orrori che riescono a mettere in correlazione la situazione in Libia e il MUOS vedendoci ovviamente gli interessi del grande satana americano.
Ci sono poi i video-analisti specializzati nello scoprire i complotti della CIA che ci spiegano come i servizi segreti americani abbiano cospirato per far cadere Gheddafi e favorire la nascita dell’ISIS così come aiutarono Bin Laden ai tempi della Guerra Fredda. Ci sarebbe davvero da avere paura poi però arriva David Icke e inizia a parlare di Terza Guerra Mondiale e possiamo stare tutti più tranquilli.
http://youtu.be/yNm4EHnzMgE
Anche perché ieri Piero Pelù ha parlato di “ennesima Terza Guerra Mondiale” (ormai ha perso il conto), voluta dalla CIA e dal Mossad
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