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La moratoria per i seggiolini antiabbandono fino al 6 marzo

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-11-09

Un emendamento al decreto fiscale collegato alla manovra che fa slittare di 4 mesi le sanzioni per chi non si adegua. Il ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli, aveva già dato disponibilità a una moratoria

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E’ in arrivo una moratoria fino al 6 marzo 2020 per chi non installa nell’automobile il meccanismo antiabbandono sui seggiolini per i bambini fino a 4 anni. Il Pd, secondo quanto si apprende, ha preparato un emendamento al decreto fiscale collegato alla manovra che fa slittare di 4 mesi le sanzioni per chi non si adegua. Il ministro delle Infrastrutture, Paola De Micheli, aveva già dato disponibilità a una moratoria. Analoga iniziativa era stata annunciata nei giorni scorsi anche dal Movimento 5 Stelle.

La moratoria per i seggiolini antiabbandono fino al 6 marzo

Attualmente i seggiolini anti abbandono non si trovano nei negozi. L’obbligo scattato dal 7 novembre ha colto impreparati i rivenditori e il rischio dei 321 euro di multa è ancora presente. Da Milano a Palermo, ieri si è registrato un assalto e i rivenditori hanno rapidamente finito le scorte dei sistemi che avvisano il guidatore, nel momento in cui lascia la macchina, della presenza di un bambino sul seggiolino posteriore. Non bisogna dunque acquistare una nuova seduta, ma dotare il vecchio seggiolino ad esempio di placche bluetooth da attaccare alle cinture di sicurezza. Difficile che la domanda venga tutta soddisfatta prima di qualche mese. Sono circa 1,8 milioni i bambini tra 0 e 4 anni in Italia e per alcuni di loro, tra macchine di genitori e nonni, c’è più di un seggiolino. Intanto, denunciano dalla Chicco, online, anche su Amazon, i prezzi dei dispositivi salgono rispetto a quelli di listino. L’azienda ha mandato diffide a chi invece di 39,9 fa pagare 54,9 il suo prodotto universale, utilizzabile su tutti i tipi di seggiolino.

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Seggiolini antiabbandono, infografica da www.cercaseggiolini.it

Le multe, fino a 300 euro, dovrebbe essere dunque rinviate, ma le famiglie devono cominciare a porsi il problema. Anche perché la legge prevede una decurtazione di 5 punti sulla patente. E qui c’è un altro punto cruciale: al momento, manca la disponibilità di tutto il parco di dispositivi necessario nei negozi, anche online. Intanto il Codacons pubblica sul proprio sito un modulo per aiutare le famiglie a far valere i propri diritti. “La fretta con cui e’ entrato in vigore l’obbligo del seggiolino”, afferma il presidente Carlo Rienzi, “ha di fatto trovato il mercato e i consumatori del tutto impreparati, al punto che in molte zone del paese tali prodotti sono assolutamente introvabili. La scarsita’ dell’offerta, a fronte di una domanda crescente a causa dell’obbligatorieta’ scattata lo scorso 7 novembre, sta portando ad un rapido aumento dei prezzi al dettaglio di tale prodotto, al punto che per un seggiolino si arriva a spendere piu’ di 500 euro”.

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