La grande fuga dai BtP

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2018-09-15

Secondo un report di UniCredit che analizza i dati Bankitalia quello di giugno è sicuramente stato «uno dei maggiori deflussi mensili dalla crisi del 2011

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Prosegue l’uscita degli investitori stranieri dai titoli di Stato italiani. A giugno, secondo quanto si ricava dalle tabelle della Banca d’Italia, i soggetti non residenti detentori di titoli della Repubblica sono scesi da 698 milioni a 664 milioni (sul totale di quasi 2.000 miliardi di euro) dopo che già a maggio si era registrata diminuzione rispetto ad aprile(722 miliardi). Va ricordato come una parte dei titoli in mano a non residenti siano in realtà di proprietà di soggetti italiani che investono attraverso fondi o gestioni basate all’estero. In questa infografica del Sole 24 Ore vediamo il riepilogo della proprietà dei BtP tra investitori italiani e stranieri:

btp investitori esteri fuga
I BtP e gli investitori esteri in fuga (Il Sole 24 Ore, 15 settembre 2018)

Secondo un report di UniCredit che analizza i dati Bankitalia citato proprio oggi dal Sole 24 Ore, quello di giugno è sicuramente stato «uno dei maggiori deflussi mensili dalla crisi del 2011. Questo importo è stato anche il doppio rispetto alla variazione del saldo Target-2 di giugno (16 miliardi di euro)».

A fronte delle vendite da parte di investitori non residenti, tra i quali ci sono molti fondi con residenza estera che gestiscono risparmi degli italiani, si segnala un maggiore impegno delle banche nazionali (14 miliardi di euro) e da parte delle famiglie e delle società non finanziarie (13 miliardi di euro). Le altre istituzioni finanziarie residenti (compagnie assicurative, gestori patrimoniali, etc) non hanno invece evidenziato scostamenti di rilievo su base mensile.

Secondo l’analisi di UniCredit, che cita anche dati Bce, «le banche italiane sono rimaste acquirenti di titoli di Stato italiani a luglio (4 miliardi di euro) con un focus più concentrato sul breve termine e sui Bot». Dai dati di Target-2, «le vendite da parte di investitori stranieri sono probabilmente diminuite, o addirittura invertite un po’ a luglio, il che sarebbe coerente con il restringimento degli spread osservato».

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