La fuga di Salvini dalle Sardine in Emilia-Romagna

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-12-28

Il Capitano aveva promesso un evento in piazza a Bologna per chiudere la campagna elettorale di Borgonzoni. Ma lei adesso dice che hanno cambiato idea…

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Matteo Salvini aveva ripetuto in tante occasioni di voler instaurare un dialogo con le Sardine dopo la contestazione del Paladozza. In alcune occasioni aveva però messo in campo alcune strategie di fuga che avevano fatto pensare a un cambio di strategia, per così dire, come è successo a Ferrara ad esempio.

La fuga di Salvini dalle Sardine in Emilia-Romagna

Oggi un’intervista rilasciata da Lucia Borgonzoni al Corriere di Bologna fa pensare che la fuga di Salvini sia ancora in atto. La candidata alla presidenza dell’Emilia-Romagna prima dice che le Sardine, non candidandosi, dimostrano la debolezza del loro progetto politico. Quando però Francesco Rosano le chiede se ci sarà il famoso grande evento con cui la Lega voleva chiudere la sua campagna elettorale a Bologna, lei nicchia:

Le Sardine alla fine non si sono candidate con Bonaccini, ma continueranno a scendere in piazza anche nelle prossime settimane. Sono loro, alla fine, il vostro vero avversario?
«Non sono avversari, rispetto tutti ma ritengo che se non hai nemmeno il coraggio di presentarti a una competizione politica vuole dire che non hai un progetto alternativo. Detto questo credo che le Sardine non rappresentino niente di nuovo, ma siano soltanto il risultato della debolezza della sinistra e del disfacimento del Movimento 5 stelle».

La notte del PalaDozza, Matteo Salvini annunciò sul palco che avreste organizzato un evento in piazza Maggiore prima del voto: si farà davvero? E quando?
«Per ora abbiamo deciso di chiudere la campagna elettorale a Maranello, simbolo di un’Emilia-Romagna vincente e apprezzata nel mondo. Quello è l’unico rosso che ci piace…».

salvini sardine lega paladozza - 1

Insomma, prima l’evento in piazza Maggiore promesso dal Capitano. Poi il curioso dietrofronti di Borgonzoni. Paura, eh?, direbbe Lucarelli.

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