La discesa in campo di Urbano Cairo e l’aiuto di Berlusconi

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-10-11

Il Fatto ipotizza che l’incontro sia servito a preparare la presuntissima discesa in politica di Cairo, editore di La7 e del Corriere della Sera, che potrebbe fare l’ennesimo partito dei moderati per contendersi il centro con Calenda, Renzi e +Europa

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Marco Palombi sul Fatto Quotidiano racconta oggi di un incontro tra Urbano Cairo e Silvio Berlusconi prima del vertice di centrodestra con Salvini e Meloni che si è svolto nel pomeriggio di domenica ad Arcore. Il quotidiano ipotizza che l’incontro sia servito a preparare la presuntissima discesa in politica di Cairo, editore di La7 e del Corriere della Sera, che potrebbe fare l’ennesimo partito dei moderati per contendersi il centro con Calenda, Renzi e +Europa:

OVVIAMENTE i tacchini di Forza Italia, già pronti alla strage di Natale via taglio dei parlamentari e crollo elettorale, non vedono di buon occhio le mosse di Cairo: loro preferirebbero gestire il declino, magari trovando un modo gentile perfarsi salviniani. Eppure il suo nomeè considerato quello giusto per prendere in mano l’eredità di Forza Italia dentro pezzi rilevanti dell’inner circle berlusconiano: ad esempio i lettiani (nel senso dello zio Gianni e non di #enricostaisereno), ma anche Marina Berlusconi gradirebbe la “discesa in campo” (citazione) di un imprenditore così simile al padre.

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Ma, spiega l’articolo, Cairo non vorrebbe “ereditare” FI da Silvio per il semplice fatto che l’ideona è un po’ stagnante mentre secondo lui ci vorrebbe un “prodotto” nuovo per attirare l’elettore:

Il buon Urbano intanto, che praticamente tutti i giorni finisce in pagina sui suoi giornali, costruisce con cura la sua figura pubblica, si guarda intorno curioso, fa quattro chiacchiere con l’uomo che dal nulla s’inventò un partito di governo giusto 25 anni fa e gioca coi media sulla leggenda del suo impegno politico. L’annuncio, se mai ci sarà, arriverà solo a cose fatte: d’altronde ha progettato la scalata a Rcs per dieci anni senza dirlo a nessuno. E poi pure Berlusconi fece più o meno così…

L’articolo, che si innesta in un filone pubblicistico che dà ogni giorno Cairo pronto al grande salto, somiglia a quello di Montezemolo, che veniva ogni giorno annunciato dai media qualche anno fa. Com’è finita ce lo ricordiamo tutti.

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