La disastrosa telecronaca Rai della vittoria di Vito Dell’Aquila

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-07-24

Durante la finale di taekwondo alle Olimpiadi di Tokyo 2020 i telecronisti Rai hanno storpiato più volte il cognome di Vito Dell’Aquila, chiamandolo “Dell’Acqua”, e non si sono accorti che avesse vinto lui l’oro al termine dell’incontro

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Quella che sembrava una telecronaca “fredda” si è rivelata essere soltanto frutto di un equivoco: già, perché al termine della terza frazione della finale di taekwondo tra Vito Dell’Aquila e il tunisino Mohamed Jendoubi, che ha visto l’azzurro portare a casa la prima medaglia d’oro dell’Italia in questa edizione delle Olimpiadi, la reazione dei cronisti Rai è stata neutrale e distaccata. Solo dopo aver visto inquadrata l’esultanza di Carlo Molfetta, team manager della Nazionale ed ex oro olimpico a Londra 2012, i due cronisti si sono scomposti e hanno annunciato la vittoria di Dell’Aquila, e la conseguente conquista dell’oro. Come se non sapessero che il match sarebbe finito lì, o se aspettassero ulteriori conferme su quanto accaduto.

Anche durante l’incontro, i commentatori hanno avuto diverse difficoltà a raccontare la sequenza dei punti assegnati rispettivamente a Dell’Aquila e Jendoubi. Lo stesso azzurro è stato più volte chiamato erroneamente “Dell’Acqua”, storpiandogli il cognome. In un momento clou del match, a meno di un minuto dalla fine della terza frazione e sul risultato di parità, è stata richiesta la prova video per una decisione arbitrale, ma i cronisti non sono stati in grado di capire quale fosse la questione da dirimere. In più occasioni, poi, venivano ricordate le regole – complicate, a dire il vero – del taekwondo, ma sembrava che i cronisti Rai le stessero ripassando più per se stessi che per i telespettatori da casa.

Gli ultimi istanti dell’incontro, determinanti perché Dell’Aquila ha portato a casa 6 punti staccando l’avversario che ne ha raccolti soltanto due, sono stati vissuti con particolare apatia e distacco. A completare la “giornata no” del commento, anche le parole a coprire l’inno nazionale italiano: sui social diversi hanno notato l’inopportunità di parlare durante un momento sportivamente così “solenne” che per la prima volta avveniva a Tokyo essendo quello di Vito Dell’Aquila il primo trionfo azzurro di queste Olimpiadi.

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