Il primo oro dell’Italia alle Olimpiadi: i calci di Vito Dell’Aquila dominano nel taekwondo | VIDEO

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2021-07-24

Il ventenne brindisino Vito Dell’Aquila vince la prima medaglia d’oro dell’Italia alle Olimpiadi di Tokyo 2020: con i suoi calci è salito sul gradino più alto del podio nel taekwondo 58 kg

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A pochi secondi dal termine della terza manche una raffica di colpi perfetti andati a segno ha consegnato a Vito Dell’Aquila la medaglia d’oro nel taekwondo 58 kg, prima volta per l’Italia sul podio più alto in questa edizione dei Giochi Olimpici dopo l’argento di Luigi Samele nella scherma arrivato poche ore fa. poi lì per lì non si è nemmeno accorto della sua vittoria. Un grande momento per il taekwondo italiano dopo le gioie di Londra 2012, quando arrivarono il bronzo di Mauro Sarmiento e l’oro di Carlo Molfetta, oggi team manager della Nazionale.

In semifinale, da sfavorito, aveva battuto l’argentino Lucas Guzman. Ora ha lasciato sbigottito il tunisino Mohamed Jendoubi. Ventenne di Mesagne (Brindisi) è riuscito a coronare un percorso iniziato nel 2008, come racconta lui stesso al sito della federazione. “Ho iniziato a fare Taekwondo ad 8 anni – dice – nel settembre 2008, ero molto timido, perciò mio padre a cui piacciono le arti marziali decise di portarmi nella palestra del Maestro Roberto Baglivo, che a Mesagne era molto conosciuta. Inizialmente era per me un gioco; andavo in palestra molto volentieri perché passavo i pomeriggi con gli altri miei coetanei invece di stare solo a casa a studiare o annoiarmi. Poi con i primi risultati è diventata una passione e adesso considero il Taekwondo come una professione perché lavoro duramente per raggiungere dei risultati. Tutto ovviamente con passione”.

L’esordio internazionale è avvenuto in Austria nel febbraio 2009. “Ero ancora una cintura gialla. Vinsi la medaglia d’oro”. Ora può dedicarsi agli altri sogni della sua vita: “Laurearmi e magari diventare giornalista per scrivere di Taekwondo, visto che in Italia, secondo me, se ne scrive troppo poco. Ma in generale vorrei essere un esempio per le nuove generazioni”. Dopo il trionfo ha dedicato il successo a suo nonno: “Questo oro è dedicato a lui, che non c’è più da un mese e stasera mi guardava da lassù: ero certo che avrei vinto”.

Grande esultanza sui social da parte della Federazione italiana taekwondo, che su Twitter ha scritto: “È tutto vero Vito, è tuo l’oro di Tokyo, sei nella storia”.

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