Economia

La classifica della raccolta differenziata

neXtQuotidiano 07/02/2017

Un bilancio sulla gestione dei rifiuti e del riciclo. Regione per regione e città per città

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Nel 1997 l’allora ministro dell’Ambiente Edo Ronchi firmò un decreto che disciplinava lo smaltimento dei rifiuti. Tra le finalità si legge: «La gestione dei rifiuti costituisce attività di pubblico interesse ed è disciplinata dal presente decreto al fine di assicurare un’elevata protezione dell’ambiente e controlli efficaci, tenendo conto della specificità dei rifiuti pericolosi». Oggi alla Camera dei deputati la Fondazione per lo sviluppo sostenibile presenterà un bilancio sulla gestione dei rifiuti e del riciclo che il Corriere ha potuto analizzare in anticipo e illustra in un articolo a firma di Alessio Ribaudo:

Nel 2015, la raccolta differenziata è arrivata mediamente al 47,6 per cento e il riciclo/recupero di materia dei rifiuti speciali è aumentato da 13 a 83,4 milioni di tonnellate. Tutto ciò nonostante i rifiuti urbani prodotti siano aumentati di quasi tre milioni di tonnellate. Mentre quelli smaltiti in discarica sono scesi al 26 per cento. Insomma, qualcosa è cambiato, in positivo, nella sensibilità verso l’ambiente.
Non a caso, secondo un’indagine di Ipsos, promossa dal Consorzio nazionale imballaggi (Conai), il 93 per cento degli italiani considera la differenziata un’utile necessità e il 91 per cento la mette al primo posto tra i comportamenti anti spreco e tra le buone abitudini ambientali. Il 32 per cento poi è convinto che non rappresenti un problema ma una risorsa. Il 58 per cento è più attento al riciclo dei materiali anche se il 68 per cento non nasconde la fatica di gestire una quantità sempre più crescente di rifiuti.

raccolta differenziata classifica

La classifica della raccolta differenziata regione per regione (Corriere della Sera, 7 febbraio 2017)


Fra le regioni virtuose spiccano il Veneto (68,8%), il Trentino Alto Adige (67,4%) e il Friuli-Venezia Giulia (62,9). Invece, fra le città metropolitane guida Venezia (63,3%), seguita da Milano (56,1%) e Firenze (53,2). Fanalino di coda è, invece, Palermo (7,8%) con appena 36,4 chili per abitante riciclati ogni anno. Ci sono comunque ritardi in alcune grandi città come Roma (38,1%) e in cinque regioni del Sud: Basilicata (30,9%), Puglia (30,1%), Molise (25,7), Calabria (25%), Sicilia (12,8%).

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