La cena di Mara Carfagna con i ribelli di Forza Italia pronti ad andarsene se comanda Salvini

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2019-12-09

Carfagna e la cena con i venti ribelli forzisti: “Pronti ad andarcene se cediamo a Salvini”

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Mara Carfagna ha incontrato a cena la scorsa settimana una ventina di parlamentari di Forza Italia che si sono riuniti per spiegare la loro ostilità alla confluenza di Forza Italia nel progetto politico di Matteo Salvini. Se Berlusconi e soprattutto la famiglia e l’azienda sono pronti a schierarsi con il Capitano, gli eletti nel partito dell’ex premier non sembrano convinti della scelta e sono pronti a fare armi e bagagli per trasferirsi, magari dentro la maggioranza che regge il governo Conte Bis. Racconta oggi La Stampa:

Mercoledì scorso, convocati da Renata Polverini, oltre venti tra parlamentari e senatori si sono ritrovati a cena da Gina, a piazza di Spagna a Roma, insieme appunto alla Carfagna, per chiedere di passare all’azione e avviare finalmente la costituzione di un soggetto autonomo da una Fi considerata ormai in liquidazione. I partecipanti, stavolta, erano molti meno della sessantina della cena precedente, «ma siamo sempre tanti – assicurano – almeno il doppio di quelli che erano presenti».

Tra gli altri, raccontano, c’erano Andrea Cangini, Maurizio Carrara, Luigi Casciello, Franco Dal Mas, Massimo Mallegni, Osvaldo Napoli, Paolo Russo, e persino Paolo Romani, che ha già lasciato Fi per seguire Giovanni Toti. «Qualcosa bisogna fare – dice uno dei partecipanti – la strategia di Fi è fallimentare. Non vogliamo rotture traumatiche, ma è il momento di dire a Berlusconi: a noi galleggiare non basta». Il timore è che il Cavaliere, spinto anche dalla famiglia, scelga di fatto di consegnare lo scalpo Fi a Salvini. Il richiamo di Matteo Renzi sui dissidenti di Fi si è affievolito, per le inchieste su Open e per via dei sondaggi deludenti.

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Il sondaggio di Demos & PI (La Repubblica, 8 dicembre 2019)

La stessa Carfagna avrebbe chiarito di voler restare nel centrodestra e di non avere intenzione di fare la stampella al governo Conte. Su questo, in realtà, le posizioni non collimano. Spiega un parlamentare di Fi: «Se si va a elezioni Salvini candida non più di una trentina di noi». Dunque, «se si aprisse una crisi è certo che parecchi sosterrebbero soluzioni che evitino il voto…». La Carfagna, raccontano, avrebbe chiesto ancora tempo: «Non rinuncio al tentativo di convincere Berlusconi». La vice-presidente della Camera, spiegano, «non vuole apparire come una traditrice».

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