Il taglio dell’IVA solo per chi non usa contanti

di neXtQuotidiano

Pubblicato il 2020-06-24

Il taglio dell’Iva al 22% e di quella al 10% sarà accompagnato e avverrà assieme all’introduzione dei meccanismo di cashback e di cashless. Ciò significa che l’Iva verrà ridotta esclusivamente a chi paga gli acquisti con la moneta elettronica

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Il taglio dell’IVA si farà ma con calma e riguarderà soltanto chi non usa i contanti ma i metodi di pagamento elettronici. Il Messaggero spiega oggi che questo è il risultato del vertice di confronto tra le forze della maggioranza:

Il piatto forte della giornata è stato il nodo dell’Iva,con l’archiviazione dell’«intervento momentaneo» prospettato lunedì da Conte. E anche se nel vertice con i capidelegazione è stato deciso di rinviare la questione a un incontro tra i responsabili economici, l’ipotesi che sta prendendo corpo nei colloqui tra il premier e Gualtieri prevede, appunto, che la sforbiciata non arriverà a luglio.Ma verrà inserita in un «piano organico di lotta all’evasione e di riduzione fiscale», come dice una fonte che segue il dossier. Traduzione: il taglio dell’Iva al 22% e di quella al 10% sarà accompagnato e avverrà assieme all’introduzione dei meccanismo di cashback e di cashless. Epilogo non del tutto sgradito a Conte, per la verità. Ciò significa che l’Iva verrà ridotta esclusivamente a chi paga gli acquisti con la moneta elettronica.

Con un triplice vantaggio: colpire l’evasione fiscale e dunque aumentare le entrate riducendo i pagamenti in nero, incentivare l’uso del cashless attraverso le carte di credito e risparmiare una bella quantità di risorse in quanto il taglio dell’Iva non sarà generalizzato. Una sforbiciata di un punto dell’Iva al 22% costa infatti 4,5 miliardi l’anno e 3,1 miliardi la riduzione di un punto dell’aliquota del 10%.

Il valore medio dell’IVA nei paesi europei (La Repubblica, 22 giugno 2020)

Tutti i partiti di maggioranza, anche i 5Stelle dopo un iniziale innamoramento per il taglio, preferiscono inquadrare la riduzione dell’Iva nella più generale riforma del sistema fiscale. Irpef Irap e Ires incluse. E questa partita si giocherà in autunno in occasione della scrittura della legge di bilancio. Al tavolo della discussione, il Pd, Italia Viva e Leu si siederanno, quando sarà, con in tasca una controproposta: invece di ridurre l’Iva,molto meglio proseguire sulla strada della riduzione del cuneo fiscale. «Per rendere il costo del lavoro meno gravoso e per ridurre il rischio che dopo la fine della cassa integrazione e il blocco dei licenziamenti, migliaia di lavoratori finiscano per strada», spiega un ministro del Pd.

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