Economia
Il calo a tempo dell’IVA per risollevare i consumi
di neXtQuotidiano
Pubblicato il 2020-06-18
Dopo l’annuncio della Germania l’idea di una spinta ai consumi viene presa in considerazione anche da noi, nell’ambito delle misure da adottare nelle prossime settimane; misure che comprendono pure l’estensione dell’attuale regime dei contratti a termine attivabili senza obbligo di causale e una nuova forma di decontribuzione per i rapporti a tempo indeterminato
Il Messaggero scrive oggi che il governo pensa a un calo a tempo dell’Imposta sul Valore Aggiunto (IVA) per risollevare i consumi. Dunque dopo anni in cui il tema era semmai un aumento dell’Iva su alcuni prodotti, lo tsunami del coronavirus – che ha già cancellato per sempre le onerose clausole di salvaguardia – capovolge la discussione inducendo l’esecutivo a ragionare su una misura di segno contrario, pur se temporanea:
Ne parla apertamente Laura Castelli, viceministro dell’Economia, che ipotizza un regime transitorio fino a due anni. In Germania per la verità la misura ha una durata di sei mesi, dal primo luglio a fine anno. Prevede la diminuzione di tre punti (dal 19 al 16) dell’aliquota ordinaria e di due (dal 7 al 5) di quella ridotta, su una vasta gamma di prodotti dagli alimentari all’arredamento. In Italia si parte da un livello più alto di tassazione, 22 per cento l’aliquota ordinaria e 10 quella ridotta applicata alla ristorazione e a una serie di prodotti alimentari non di primissima necessità.
L’idea è un taglio anche più incisivo, ma le valutazioni sono ancora ad una fase preliminare. C’è naturalmente il nodo delle risorse, a cui ha fatto cenno lo stesso ministro dell’Economia, spiegando che nonostante i vari scostamenti di bilancio fin qui approvati le risorse non sono infinite e quindi «non si può fare tutto». Resta da capire se un intervento del genere – che riguarderebbe i settori più colpiti, dal turismo all’abbigliamento – potrebbe in qualche misura “autofinanziarsi” visto il calo dei consumi comunque in corso. In passato però coperture contabili di questo tipo non sono state ritenute ammissibili.
Dopo l’annuncio della Germania quindi l’idea di una spinta ai consumi per questa via viene presa in considerazione anche da noi, nell’ambito delle misure da adottare nelle prossime settimane; misure che comprendono pure l’estensione dell’attuale regime dei contratti a termine attivabili senza obbligo di causale e una nuova forma di decontribuzione per i rapporti a tempo indeterminato: tutte novità che avrebbero l’obiettivo di scongiurare un’ondata di licenziamenti con l’esaurimento della cassa integrazione e la fine del divieto di licenziamento (in vigore per ora fino al 17 agosto). Gualtieri è intervenuto in un dibattito all’edizione on line del festival dell’Economia di Trento.